domenica 22 Dicembre 2024

Arafat nel paradiso dei combattenti

Più letti

Global clowns

Note dalla Provenza

Colored

Il trapasso a Parigi alle tre e mezza del mattino dell’11 novembre. I funerali in Egitto. La nuova sfida per i funerali a Ramallah

Yasser Arafat ha abbandonato questa vita alle tre e trenta dell’undici novembre. Ha scelto Parigi, ultima capitale europea ad avere una politica autonoma che s’oppone alla macina delle oligarchie genocide. Ha scelto anche che i suoi funerali si tengano in Egitto, la terra che Nasser portò alla ribalta dopo secoli di dominazione e che Sadat guidò alla vittoria contro le truppe d’occupazione israeliana. Il messaggio è chiaro: l’estremismo fondamentalista incassa così due colpi, la causa della Palestina non può essere soffocata e fuorviata da fanatismi teocratici che fanno sempre il gioco delle oligarchie ad essa nemica, oligarchie fondamentaliste antico/testamentarie.


Si continua a parlare di avvelenamento procurata ad Arafat, non è impossibile, egli stesso sedici mesi fa denunciava: l‘utilizzo di uranio impoverito per produrre il cancro sulla popolazione palestinese.
“Ci si ripropone una nuova Hiroshima ?” si chiedeva Arafat che citava, oltre a quella americana un’altra fonte da parte di un paese sicuramente schierato con Bush, la Polonia.


Abu Mazen nuovo capo dell’OLP. Messaggi di cordoglio da tutto il mondo.

Ultime

Deutschland erwache!

aus deinem bösen Traum

Potrebbe interessarti anche