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Attacchini di partito

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I giovani in politica? Da una parte li pagano per fare campagna elettorale; dall’altra li arruolano per rompere vetrine e rubare nei supermercati. E gli ideali? Morti e sepolti

MONTECATINI TERME – “Noi non possiamo arruolare mille mercenari. Per questo ad ogni mercenario dovremo far fronte con mille volontari”. Questa la risposta, durissima, di Romano Prodi a Silvio Berlusconi che, in vista delle prossime elezioni, ha “arruolato” mille giovani per la campagna elettorale. Promettendo un compenso per il loro lavoro. Parole che fanno infuriare i forzisti. Paolo Bonaiuti, portavoce del premier, parla apertamente di “calunnia lanciata sui giovani di Forza Italia” e accusa il Professore di “voler ricercare lo scontro”, cosa che “ci lascia profondamente preoccupati”. Ma Prodi non arretra: “Non c’è nulla di cui io debba chiedere scusa. E’ stato lo stesso leader di Fi a definirli ‘volontari a pagamento’, cioè letteralmente mercenari”.

Prodi, parlando all’ assemblea nazionale della “Rete dei cittadini per l’ Ulivo”, dice: “Si sa poi che i mercenari non hanno mai difeso il suolo della patria e, anche questa volta lo dovremo difendere noi con centinaia di persone che convincano, parlino e ci aiutino anche nell’ elaborazione del programma”. Dal palco, il leader del centrosinistra, chiama a raccolta i suoi e attacca Berlusconi e “i suoi sogni” promessi: “Era un sogno, più che altro un incubo, ma ora ci siamo svegliati”.

Nel corso del suo intervento davanti ai delegati presenti a Montecatini Prodi torna sull’ argomento, sottolineando come la Federazione debba cercare persone pronte “a spendersi per un progetto e non a farsi pagare”. Infine Prodi ha voluto sottolineare come nel 1996 “bastarono 70-80 mila volontari, nel 2006 nè serviranno molti di più”.

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