domenica 15 Settembre 2024

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altChicago si scopre indegna di portare il suo nome

Il 15 luglio 1933 in occasione della Century of Progress Exposition, Fiera Universale di Chicago,  Italo Balbo alla testa del suo squadrone di 25 idrovolanti fu accolto con entusiasmo da una folla di decine di migliaia di cittadini di Chicago, italiani e non. Fu il successo di una missione politica basata sui risultati conseguiti dall’industria aeronautica italiana,  qui rappresentata dagli idrovolanti Savoia-Marchetti S.55X, vanto dell’industria aeronautica lombarda che ebbe una positiva ricaduta d’immagine sulla comunità italo americana di Chicago e degli Stati Uniti. E fu pure una grande pubblicità per l’esposizione universale organizzata per celebrare degnamente il centenario della fondazione di Chicago.
La trasvolata di Balbo si inserì infatti  nella partecipazione italiana all’esposizione, che aveva subito diverse defezioni a livello internazionale a causa della crisi economica dal 1929 in poi. Il padiglione italiano fu molto ammirato per via del suo stile razionalista contraddistinto da una torre a guisa di fascio littorio e da un’ala a forma di S.55. Fu pure ricostruito un villaggio tipico italiano quasi ad imitazione del villaggio eritreo dell’Esposizione di Milano del 1906 collocato nella Casa degli Italiani all’Estero.
Proprio di fronte al padiglione italiano, adesso una delle poche testimonianze del Century of Progress, fu innalzata un’antica colonna romana a perenne ricordo dell’evento.
Ovviamente tutto questo avvenne durante il periodo fascista ma con l’approvazione del presidente di allora Franklin Delano Roosevelt e della sua amministrazione..
I tempi cambiano e c’è sempre qualcuno che vuole riscrivere la storia per essere politicamente corretto, ma spesso senza conoscere tutte le pieghe degli avvenimenti. Così un gruppo di intellettuali anzi accademici di Chicago ha inviato una petizione, dopo quasi 80 anni, per cancellare dalla toponomastica di Chicago Balbo Drive, la strada dedicata a Italo Balbo e alla imponente manifestazione seguita alla grande trasvolata del 1933 che tanto orgoglio suscitò tra gli immigrati italiani..
Che dire? Se si vuole eliminare il nome di Balbo in quanto parte attiva del regime fascista di Mussolini governo di  Mussolini, futuro alleato di Hitler, potrebbe anche andar bene.
Ma che dire di Italo Balbo, apprezzato in tutti gli Stati Uniti, e mai contestato neanche dai due sindaci Daley, che si ribellò alle leggi razziali del 1938, fu in aperto contrasto con Mussolini riguardo al patto con Hitler e che proprio per questo fu costretto  ad andare in Libia dove fu abbattuto durante una ricognizione aerea (per errore?) pochi giorni dopo l’entrata in guerra nel 1940?
Nonostante le poco circostanziate accuse nei confronti di balbo contenute nella petizione all’alderman di Chicago Fioretti, Italo Balbo non fu coinvolto nella creazione di campi di concentramento in Libia e soprattutto la sua morte fu salutata con rispetto e deferenza sia dagli avversari americani sia inglesi.
I promotori della petizione hanno un nome: Henry Binford, Associate Professor of History, Northwestern University ; Anthony L. Cardoza, Professor of History, Loyola University, Chicago ; Benjamin Frommer, Associate Professor of History, Northwestern University; Deidre N. McCloskey, Distinguished Professor of Economics, History, English, and Communication at the University of Illinois at Chicago ; Joel Mokyr, Robert H. Strotz Professor of Arts and Sciences, Departments of History and Economics, Northwestern University;Edward Muir, Clarence L. Ver Steeg Professor in the Arts and Sciences, Department of History, Northwestern University; Jesse Rosenberg, Associate Professor in Musicology, Northwestern University.
L’iscrizione fascista sulla colonna romana dedicata a Balbo non poteva essere che in stile fascista. Credo ci sia un limite alla distruzione dei simboli storici perché poi come già successo a  Chicago, a furia di abbattere chiese, scuole e quartieri italiani le vestigia della loro presenza sono quasi scomparse. Un esempio per tutti la dissoluzione della chiesa dell’Angelo Custode (Holy Guardian Angel Church)  e delle infrastrutture annesse nel 1960 in seguito  alla costruzione della superstrada Dan Ryan e dell’università dell’Illinois che costrinsero allo sbando etnico decine di migliaia di persone cui non è stata intitolata nessuna via.
Non so come andrà a finire?. Un sondaggio effettuato da Huffpost assegna il 60% ai fautori dello status quo. La petizione suggerisce (adesso! ) il nome del fisico premio-Nobel Enrico Fermi che emigrò in America in seguito alle leggi razziali, la moglie era ebrea,  e lavorò per qualche tempo a Chicago. Ma se Balbo è controverso, Fermi purtroppo non è così conosciuto e l’aver contribuito alla costruzione della bomba atomica si scontra con i principi enunciati da chi ha firmato la petizione. Secondo gli italo americani di Chicago, Fermi ebbe pochi contatti con la comunità locale occupato e assorbito dai suoi studi e così al suo posto si è fatto largo  il nome Ron Santo, notissimo ex giocatore di baseball e commentatore sportivo dei Cubs di Chicago, deceduto nel 2010.
Bill Dal Cerro, presidente nazionale dell’Italic Institute of America è furibondo riguardo al cambio nome.”Il nome della strada rende onore al significato storico della trasvolata di Balbo non al suo messaggio politico. Se usassimo la stessa illogicità proposta contro Balbo, Chicago dovrebbe cambiare,  ad esempio, Jackson Boulevard, una strada che inneggia al presidente americano che condusse la pulizia etnica contro i Cherokee. Censurare una parte della storia di Chicago vuol dire mandare un messaggio negativo a tutti i liberi pensatori.”
Fonti varie : Huffpost Chicago, Chicago Tribune, Italians in Chicago by Dominic Candeloro, Annotico, Chicago Sun Times.

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