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BCE : Ripresa economica nel 2010

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Certo che detto da chi la crisi non è stato capace di prevederla…

La crisi sta finalmente allentando la morsa. Il 2009 rimarrà un anno difficile con una attività economica ancora debole, ma i dati negativi del 1° trimestre non dovrebbero più ripetersi. Al contrario, dopo una fase di stabilizzazione, è prevista una graduale ripresa che porterà a tassi di crescita positivi dalla metà del 2010. A questo punto, dopo le ingenti spese legate ai piani anticrisi, i governi devono intensificare gli sforzi per risanare i conti pubblici.

E’ quanto riporta la Bce nel Bollettino mensile di luglio sottolienando che il taglio dei tassi applicato nei mesi scorsi dall’Eurotower sta ora sostenendo l’economia reale.

L’attività economica dovrebbe restare debole per tutto il 2009, ma con una riduzione meno pronunciata rispetto al primo trimestre di quest’anno e successivamente, dopo una fase di stabilizzazione, e’ prevista una graduale ripresa, con tassi di crescita positivi sul trimestre precedente entro la metà del 2010. E’ la previsione contenuta nel bollettino mensile della Bce.

Per l’istituto di Francoforte non è ancora il momento per abbassare la guardia e avvisa che nei prossimi mesi ci sarà un ulteriore deterioramento delle condizioni del mercato del lavoro. Tuttavia le significative azioni di stimolo intraprese dai governi in tutte le principali aree economiche dovrebbero sostenere la crescita a livello mondiale e nell’area dell’euro, e il clima di fiducia potrebbe migliorare prima del previsto.

I rischi per le prospettive economiche sono quindi bilanciati – si legge ancora nel Bollettino – e le spinte al ribasso potrebbero venire da interazioni negative più intense o prolungate fra l’economia reale e le turbolenze finanziarie, ulteriori rincari del petrolio e delle materie prime, maggiori spinte protezionistiche, condizioni sempre più sfavorevoli nel mercato del lavoro e andamenti avversi dell’economia mondiale dovuti ad una correzione disordinata degli squilibri internazionali.

Più sforzi per risanare i bilanci
Secondo il Consiglio direttivo dell’Eurotower a questo punto bisogna guardare avanti, occorre assicurare il ripristino di finanze pubbliche sane e sostenibili per rafforzare la stabilità macroeconomica complessiva, e i governi di Eurolandia dovrebbero quindi predisporre e rendere note strategie di uscita dalle misure di stimolo e strategie di risanamento ambiziose e realistiche, nel quadro del Patto di stabilità.

Il processo di aggiustamento strutturale deve iniziare al più tardi con la ripresa economica, e, per correggere i forti squilibri di bilancio previsti nei paesi dell’area, gli interventi di risanamento strutturale dovranno superare significativamente il valore di riferimento dello 0,5% del Pil su base annua stabilito dal Patto di stabilità, arrivando almeno all’1% del Pil nei paesi con i disavanzi più elevati.

Il taglio dei tassi sostiene l’economia reale
Il taglio dei tassi Bce di oltre tre punti in soli sette mesi si sta trasmettendo sui prestiti a famiglie e imprese, e “dovrebbe seguitare a sostenere l’attività economica nel prossimo periodo”. 
Secondo la Bce la politica monetaria espansiva dell’Eurotower dovrebbe trasmettersi “progressivamente” sull’economia reale, per effetto dello sfasamento temporale con cui manifesta i propri effetti.

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