e i sondaggi si mantengono eretti
MILANO – Sul caso Ruby il Colle e i vescovi gli chiedono di fare chiarezza e le opposizioni lo invitano a dimettersi. Silvio Berlusconi, però, non ha alcuna intenzione di lasciare la guida dell’esecutivo, ma anzi si ritiene «persona offesa». A spiegarlo è lui stesso, in serata, lasciando Palazzo Grazioli. «Non faccio gestacci in pubblico» replica ai cronisti che gli riportano l’invito di chi suggerisce a Berlusconi di fare un passo indietro. «Dimettermi? Ma che siete matti» aggiunge, dicendosi «assolutamente sereno». «Mi sto divertendo» riferisce poi, arrivando alla Camera per partecipare ad una riunione al gruppo Pdl. Ai suoi, riuniti a Montecitorio, Berlusconi spiega che l’inchiesta milanese «sarà un boomerang». «Io sono sereno – ribadisce, chiarendo di non aver commesso reati -. La legge contro la prostituzione l’ho fatta io. Se facessi festini con 24 ragazze sarei meglio di Superman….». Quello che è in corso, secondo il capo del governo, non è un processo giuridico ma «mediatico a fini eversivi».
«SPIONAGGIO CONTINUO» – «È scandaloso – lamenta il Cavaliere – che si assista ad uno spionaggio continuo». E comunque nel caso di voto – riferiscono i suoi – il premier è certo del fatto che «Montezemolo (che in giornata ha incontrato il presidente del Consiglio, ndr) – non starà mai con la sinistra». Berlusconi fa sapere inoltre che non ha intenzione di recarsi dai pm (malgrado solo qualche giorno fa avesse spiegato in un messaggio audio di «non vedere l’ora di difendersi in tribunale»). «I miei avvocati – spiega il Cavaliere – mi hanno detto che non essendo Milano il tribunale competente non è logico che io vada». Una posizione condivisa dallo stesso Guardasigilli Angelino Alfano, secondo il quale «la Procura di Milano non è competente ma lo è il Tribunale dei ministri». A riguardo il presidente del Consiglio chiama in causa le Camere: sarà, dice, «l’intervento del Parlamento che toglierà alla procura di Milano il caso e lo farà trasferire al Tribunale dei ministri». Quanto a Ruby, Berlusconi preferisce non pronunciare mai la parola «prostituzione» ma, rispondendo alle domande dei giornalisti all’uscita dalla Camera, ribadisce la sua estraneità. «Per quanto riguarda quell’altro fatto minorile – afferma – non esiste assolutamente. C’è una dichiarazione esplicita, scritta e ripetuta da parte di una persona che ha fatto affermazioni precise di non aver mai avuto avance né atti di sesso con me e oltretutto e una persona che aveva dichiarato urbi et orbi, come dimostrato dalle testimonianze di numerosissime persone, di avere 24 anni di età».
Costernazione di Bindi, Bocchino&co. per i sondaggi a Ballarò: Berlusconi è ancora l’unico Premier che gli italiani vogliono. Saremo tutti peccatori?
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