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Capita spesso di sentir parlare…

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Capita spesso di sentire parlare della fine delle ideologie

di Dario Caroniti:


Il Parlamento europeo che uscirà dalle elezioni di Giugno sarà chiamato giornalmente a legiferare su temi economici ed etici che hanno fino adesso diviso quasi sistematicamente i parlamentari in due grosse fazioni: una facente capo ai socialisti, che raccoglie anche tutto l’universo verde ed ex comunista, caratterizzato da una ideologia portante progressista; e un’altra facente capo ai popolari, spesso e volentieri alleati con gli altri raggruppamenti della destra moderata europea.

In mezzo tra i due mantengono una propria posizione i liberali europei, alleati sui temi economici coi moderati e su quelli etici con la sinistra progressista.

Da questo punto di vista, le unioni e le divisioni che caratterizzano i grandi cartelli elettorali in Italia in queste elezioni non contribuiscono per nulla a fare chiarezza e nascondono una truffa sostanziale.

Per limitarsi a un paio di esempi, il gruppo parlamentare europeo dei popolari comprende i deputati di una serie quasi infinita di liste presentatesi in Italia.

Gli eletti nelle liste di Forza Italia, UDC, UDEUR e una serie di formazioni minori (ammesso che queste arrivino a ottenere seggi) prenderanno le proprie decisioni in base alle scelte del gruppo di appartenenza, che è il medesimo.

In questo momento si fanno campagna elettorale divisi, proponendo ognuno un proprio diverso programma, pur sapendo che alla fine il loro voto in Parlamento non si atterrà al programma presentato agli elettori italiani, ma a quello unico dei popolari europei.

Si aggiunga a questo fatto la confusione e la truffa ancora più grande causata dalla composizione stessa della lista del cosiddetto Triciclo.

Mettere insieme i deputati della Margherita, alcuni socialisti e i Democratici di Sinistra può benissimo essere un progetto valido, ma che avrebbe dovuto affrontare prioritariamente il problema della collocazione politica di questa nuova forza.

Il problema è che buona parte dei deputati europei uscenti della Margherita hanno fino adesso aderito al gruppo dei popolari europei, mentre gli altri aderiscono tuttora ai socialisti europei.

In questo modo l’elettore italiano darà il suo voto a una lista che non potrà mai avere un proprio programma e, se ne presenterà qualcuno, sarà appunto una vera e propria truffa, perché gli eletti di questa lista andranno ognuno per i fatti propri in base al partito di appartenenza, senza tenere conto di questo programma.

L’elettore messinese, per fare un esempio, si trova nella stessa lista Fava e Cocilovo.

Il primo ha sostenuto apertamente una battaglia contraria alle grandi opere pubbliche, specie in Sicilia, ha una visione progressista della famiglia e vuole comparare l’unione omosessuale al matrimonio.

Ha una visione dialettica della natura e della società umana, per cui considera gli attuali assetti sociali e le caratteristiche umane come momentanei equilibri dovuti all’attuale contingenza storica, superabili dal progresso del

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