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Tresette col morto

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I Giovani Democratici attaccano CasaPound, che li invita ad un confronto pubblico. Ma i democratici non si presentano.

 

Polemica a distanza tra Casa Pound e Giovani Democratici dopo l’invito di Casa Pound a un confronto pubblico. Ecco il comunicato diffuso poche ore fa dall’associazione:

“Dopo il comunicato dei “Giovani Democratici” contro la nostra giornata di celebrazione del Risorgimento, a cui sono seguiti i danneggiamenti del Foro Boario, avevamo organizzato un banchetto per incontrarli ed avere un confronto pubblico, convinti che il pregiudizio nasca dall’ignoranza. Dopo averci diffamato sui giornali, però, si sono sottratti all’incontro. Ancora una volta i fatti parlano da soli. Abbiamo aspettato invano – insieme ai giornalisti e all’Assessore Bandoni, sopraggiunta per l’occasione – che venissero per parlare e ricevere il cesto pasquale che avevamo preparato.
Un loro membro ci ha fatto sapere che erano impegnati ad un incontro a Firenze e all’apertura di una sede elettorale a Viareggio. Abbiamo risposto che il dovere di prendersi le proprie responsabilità e di perseguire il confronto, viene prima di una passerella elettorale”.

“Gli aspetti di questa vicenda – continua la nota – sono grotteschi: i “Giovani Democratici” non hanno una sede, non hanno un responsabile, non hanno all’attivo nessuna iniziativa, a parte il comunicato diffamatorio della settimana scorsa. Ci hanno detto che non devono rendere conto a noi delle loro iniziative e di chi sono; secondo loro, quindi, CasaPound Italia dopo essere stata diffamata, non ha diritto di sapere nemmeno da chi. L’ultimo responsabile ha dato tre mesi fa le dimissioni, che non sono state ancora ratificate: sono un corpo senza testa”.

“Queste persone – dice ancora CasaPound – questi ‘giovani’, non servono all’Italia. Non servono compagini inesistenti che saltano fuori solo alle scadenze elettorali per cercare visibilità. Non servono vuoti piagnistei, chiacchiericci e diffamazioni. Servono azioni concrete, progetti, rimboccarsi le maniche, solarità. Siamo l’unica compagine giovanile attiva a Lucca, coloro che parlano poco e fanno più che possono, in modo autofinanziato, e i fatti, ancora una volta, ci danno ragione. Quando i “Giovani Democratici” esisteranno effettivamente e avranno maturato una propria consapevolezza circa il valore del confronto e della libertà, ci contattino: abbiamo molta voglia di parlare con loro. Perché chi è forte non teme il confronto”.

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