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Che dire dell’India?

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Emerge sullo scenario internazionale come un player che non ha alcuna intenzione di scontrarsi con nessuno, neppur direttamente con la sua tradizionale nemica Cina

Visto che abbiamo parlato dell’outsider globale, l’India, e della sua linea di “multiallineamento”, vediamo nel dettaglio come si concretizza questo intreccio.
Dal BRICS l’India acquista armi solo dalla Russia, ma è potenziale alleato americano nel QUAD, ed è socio-rivale con la Cina e con il suo alleato Pakistan.

Intanto la situazione mondiale nel settore:
Gli Stati Uniti da soli hanno rappresentato il 39% del mercato mondiale dei sistemi di armamento dal 2017 al 2021, oltre il doppio della Russia seconda, mentre al terzo posto si piazza la Francia. Statunitensi e francesi, però, sono fra i beneficiari dell’evoluzione in atto, mentre il Cremlino come la Cina, la Germania e il Regno Unito negli ultimi anni ha visto contrarsi le sue esportazioni.

FRANCIA
La Francia è uno dei principali partner commerciali dell’India all’interno dell’Unione europea e secondo alcune stime vi venderebbe più di Mosca, secondo altre sarebbe al secondo posto, ma distanziata di poco. Il commercio bilaterale tra i due paesi è in costante crescita: le aree chiave del commercio includono le automobili, le energie rinnovabili, le infrastrutture, i prodotti farmaceutici e la tecnologia dell’informazione. A ciò si aggiungono le numerose collaborazioni accademiche e le cooperazioni su temi legati al cambiamento climatico. La Francia è anche un investitore significativo in India, in particolare in settori come infrastrutture e nucleare: l’intera nazione è oggi attivamente coinvolta nello sviluppo dell’energia nucleare indiana, con numerosi fondi stanziati per la costruzione di centrali nucleari e investimenti in Ricerca e Sviluppo.
Macron ha quindi deciso di rilanciare la storica cooperazione, con un’ambiziosa tabella di marcia che evidenzia diversi obiettivi economici: secondo alcune fonti, Modi avrebbe già sottoscritto l’acquisto di ulteriori 26 caccia Dassault Rafale Marine francesi, oltre a 3 sottomarini Scorpène, per un investimento complessivo di circa 10 miliardi di euro.

USA
L’accordo prospettato il 5 giugno da Austin prevede di affidare all’India la licenza per produrre i motori General Electrics GE-F414 per i caccia F-18 Super Hornet della Boeing e per i Gripen della Saab. I motori sarebbero assemblati nel nuovo stabilimento della compagnia statale Industan Aeronautics che li potrà destinare anche ai caccia di quinta generazione HAL Tejan Mk2 che sono attualmente allo stato di prototipo e che dovrebbero rappresentare, nelle intenzioni del governo, il gioiellino dell’industria nazionale.
È in questo modo che, dalla prospettiva di Washington, si potrebbe rafforzare la cooperazione militare con un partner che fa già parte del raggruppamento del QUAD e sta adottando nel delicato quadrante dell’Indo-Pacifico una postura sempre più attiva in funzione anticinese.

GERMANIA
Thyssenkrupp Marine Systems (Tkms), divisione navale del conglomerato industriale tedesco Thyssenkrupp.
L’India intende acquistare sei sottomarini a propulsione convenzionale, con una commessa da 5,4 miliardi di euro. Con Tkms concorrerebbe all’ordine “una società della Corea del Sud”. Come prerequisito, il governo di Nuova Delhi richiede che i sottomarini siano sviluppati e costruiti in maniera congiunta con un partner indiano in India. Le questioni del trasferimento di tecnologia e del partenariato saranno dovrebbero essere discusse tra Pistorius e il ministro della Difesa indiano, Rajnath Singh. A Mumbai, l’esponente del governo tedesco visiterà i cantieri navali Mazagon Dock Limited (Mdl), che potrebbero divenire il partner di Tkms. Con il progetto dei sottomarini, il primo ministro indiano Narendra Modi sta portando avanti il suo piano per aumentare la produzione di armamenti nel proprio Paese. Come nota la “Frankfurter Allgemeine Zeitung”, per gli Stati partner come la Germania, “ciò significa anche che l’India ridurrà la sua dipendenza dalle forniture di armi russe”, negli ultimi anni pari a circa il 45 per cento del totale delle importazioni per la difesa del Paese.

COMMERCI
L’India ha tre partners principali e di fatto equivalenti: Unione Europea, Stati Uniti e Cina.

Il MULTIALLINEAMENTO indiano non è uno slogan.

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