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Che mondo sarebbe senza Nutella?

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Tutti fieri,, anche le Poste. Peccato che la Ferrero da quel dì che non è più italiana

Se decidessimo di mettere in fila tutti i vasetti di Nutella prodotti in un solo anno, raggiungeremmo una lunghezza pari ad 1,7 volte la circonferenza della Terra. La storia della Nutella inizia cinquant’anni fa, nel 1964, quando dalla celebre fabbrica di Alba uscì la prima confezione di questa eccellenza tutta italiana. L’intuizione di Michele Ferrero fu quella di cambiare nome alla “Supercrema” prodotta nel dopoguerra da suo padre – un pasticcere – che utilizzò le nocciole come pragmatica risposta alla carenza di cacao e di zucchero. E ne migliorò la formula, a tal punto da farla diventare la più famosa crema spalmabile alle nocciole e cacao venduta al mondo.
Oggi, grazie all’impegno di 30 mila collaboratori negli undici stabilimenti produttivi di Nutella, circa 110 milioni di famiglie nel mondo ne fanno uso ogni anno, dando vita ad un fatturato di 8.1 miliardi di euro. Per i suoi 50 anni, Ferrero ha dato il via ad un programma di festeggiamenti che si svolgerà durante l’arco di tutto l’anno, coinvolgendo 50 paesi al mondo. Un caleidoscopio di eventi (il cui culmine si concentrerà il 17 e il 18 maggio), presentati questa mattina a Roma, in una conferenza stampa che ha ospitato gli interventi del Ministro per lo Sviluppo Economico Federica Guidi, del Presidente di Sezione del Consiglio di Stato Antonio Catricalà, del Presidente di Poste Italiane Luisa Todini, e naturalmente del Presidente della Ferrero Spa, Francesco Paolo Fulci. Con l’aggiunta di un ulteriore riconoscimento di prestigio per una grande storia di successo Made in Italy. La presentazione ufficiale di un francobollo celebrativo, realizzato da Poste Italiane per questo speciale anniversario di Nutella.
“Dalla Russia al Canada, Dal Medio Oriente alla Cina, dagli Stati Uniti all’Australia: la Nutella ha varcato frontiera su frontiera, diventando un’icona e un punto di riferimento in un mondo sempre più tormentato”, ha dichiarato Francesco Paolo Fulci. Un brand del made in Italy “che non smette di crescere, uno dei pochi prodotti al mondo che, dalla sua nascita, porta con sè il segreto della longevità, rimasta costante nel tempo”.
Sono 350 mila le tonnellate di Nutella che vengono prodotte ogni anno, secondo i dati riportati nell’ultimo rapporto Ocse, che ha definito il prodotto come primo esempio della catena del valore mondiale nel contesto agroalimentare, perché la sua filiera tocca proprio tutti i continenti. Quali sono i maggiori consumatori? Nella classifica mondiale il primo posto se lo aggiudica la Germania, seguito dalla Francia e poi dall’Italia. Solo nel nostro Paese l’83% delle famiglie ogni anno acquistano Nutella almeno una volta, con una media di consumo pro capite pari ad un chilogrammo. E la Campania è la regione italiana che ne consuma di più. “Credo che Nutella abbia contribuito a celebrare moltissimi compleanni in giro per il mondo”, ha ironizzato il Ministro per lo Sviluppo Economico Federica Guidi, sottolineando come il prodotto in questione sia l’emblema della genialità dell’imprenditoria italiana. “Perciò oggi tocca a noi celebrare quello di Nutella”.
Decidere di realizzare un francobollo, poi, “è un valore per il nostro Paese”, ha dichiarato il Presidente di Poste Italiane, Luisa Todini, ringraziando Antonio Catricalà che ha avuto il merito di proporre questa iniziativa, indirizzata ad un pubblico in crescita: un milione e mezzo i filatelici in Italia, 200 milioni nel mondo. “Una proposta che ha visto sin da subito l’unanimità della Consulta, perché il marchio è considerato un’icona nazionale”, ha sottolineato Antonio Catricalà. E alla domanda: “C’è mai stato un progetto di quotazione in borsa?” Il Presidente Fulci ha risposto: “Uno dei motivi per cui Ferrero ha sempre rifuggito da operazioni finanziarie in grande stile è il bisogno di utile e la pressione costante imposta dagli azionisti. Se, invece, si vogliono realizzare grandi prodotti, c’è bisogno di tempo, di pazienza, e di buona volontà”.

 

 

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