Russi, filorussi, europeisti e americani sempre più intrecciati tra loro malgrado la propaganda ufficiale
Utenti russi scatenati su Twitter dopo le indiscrezioni che vogliono il figlio più giovane del vicepresidente americano Joe Biden nel consiglio di amministrazione di una società del gas di Kiev (ma registrata a Cipro), di proprietà di un alleato dell’ex presidente ucraino Viktor Yanukovich e con un interlocutore europeo chiave: l’ex presidente della Polonia. “La mossa solleva domande su un potenziale conflitto di interessi per Joe Biden, che era il principale interlocutore della Casa Bianca con Yanukovych mentre questo era presidente e allora guidava gli sforzi occidentali per svezzare l’Ucraina dal gas russo” (e questa godetevela bene voi per cui Pravy Sektor avrebbe destabilizzato il governo filorusso…), scrive il newyorkese BuzzFeed, sito di social news. Immediato il tweet di @SurkovRussia, considerato il profilo – mai confermato ma neppure mai smentito – di Vladislav Surkov, consigliere di Putin, ideologo dell’attuale sistema politico in atto in Russia e recentemente sanzionato dagli Usa: “Mr. Biden @ VP, saprebbe spiegare all’America, perché suo figlio è diventato membro del Consiglio di Amministrazione del più grande produttore di gas privato dell’Ucraina?” twitta “l’eminenza grigia” del Cremlino.
La compagnia in questione sarebbe Burisma Holdings, il più grande produttore di gas privato dell’Ucraina, che ha ampliato il suo Consiglio di amministrazione – secondo un comunicato stampa – includendo Mr R. Hunter Biden come nuovo direttore “incaricato dell’unità giuridica dell’azienda e di fornire il supporto per l’azienda tra organizzazioni internazionali”.
