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Chi fa de sé

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forse sopravvive a Monti e Fornero

 

In questi tempi di poco lavoro si consolida il trend dell’evento con molto cervello. Aziende e banche si fanno sponsor di meeting in cui università, aziende, ricercatori/inventori si incontrano. L’evento darà a tutti la possibilità di farsi conoscere, creare contatti, si spera posti di lavoro, la sensazione di pezzi e momenti di paese che funzionano. Se l’evento si svolge a Trieste merita un’attenzione in più perché la città ha due università, 30 istituti di ricerca che attraggono studiosi da tutto il mondo (35 ricercatori ogni mille occupati contro una media europea di sei); qui si trovano soldi per portare avanti i progetti, una vocazione quietamente internazionale che è nei fatti. Non stupisce che questa città-laboratorio in passato di romanzi oggi di tecnica sarà punto di forza della candidatura di Venezia e Nord Est a capitale europea della cultura 2019. Né che selezioni e accolga i ricercatori italiani, categoria misconosciuta, in difficoltà, in fuga, in ogni caso meritevole.

 ItaliaX10, evento promosso da Telecom Italia e l’editore Nordesteuropa presentato dal direttore di Le Scienze Marco Cattaneo e moderato in livechat da Nico Pitrelli della Sissa (Scuola internazionale di studi avanzati, una delle due università), ha accolto dieci ricercatori e inventori al Teatro Verdi. Ed è stato prologo di Trieste Next – tre giorni dal 28 al 30 settembre in cui si parla di alimentazione, politiche per la ricerca, open access, salute mentale, cambiamenti climatici. Basandosi su percorsi e risultati, una selezione di questo tipo non ha avuto bisogno dell’età o del genere come scorciatoia. Eppure un filo conduttore fra i dieci ricercatori c’è, si tratti di medici, ingegneri, giovanissimi inventori di scarpe: sembra vi sia un’intelligenza collettiva a durare di più, a non sprecare energia e risorse, riutilizzare quel che c’è e forse presto scarseggerà, a risparmiare e selezionare per diventare più sani e intelligenti, meno inquinanti e più sostenibili, per noi stessi e il posto in cui viviamo. 

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