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Chi si occuperà del mitico Numero Uno?

Troppi anziani, costano troppo: rischio eutanasia?

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Costano 8 miliardi. Intanto le RSA scoppiano

Gli anziani non autosufficienti che vivono in Italia sono circa 3,8 milioni: un numero che richiederebbe tra i 7 e gli 8 miliardi di euro per l’adeguata assistenza che necessitano. Considerando familiari e badanti che si prendono cura di loro giorno e notte, sono quasi 10 milioni le persone che operano in questo ambito. Mentre diventano sempre meno i posti disponibili nelle Rsa, il numero dei “nonni” italiani continua a crescere. I geriatri sperano ora nella prossima legge di Bilancio e nel possibile incremento delle risorse, necessario per concretizzare il ddl anziani.
La soluzione nel ddl anziani “La legge n.33 del 2023 è, nel complesso, una buona legge che contiene le indicazioni per cambiare radicalmente l’assistenza agli anziani secondo criteri geriatrici”, ha detto Andrea Ungar, presidente Sigg (Società Italiana di Gerontologia e Geriatria) e Ordinario di Geriatria all’Università di Firenze.

Il ddl sulla “delega per la non autofusufficienza”, entrato in vigore il 31 marzo scorso, mira a semplificare le attuali politiche per gli anziani e promuovere il coordinamento delle azioni a livello locale e nazionale. Secondo Ungar, però, sarebbero necessari più investimenti per vederne i risultati: la maggior parte delle famiglie non riuscirebbe a far fronte alle spese necessarie per il mantenimento delle cure, il numero delle Rsa non sarebbe sufficiente, così come le “briciole” di assistenza domiciliare disponibili.
I dati riportati dal Sigg Oggi appena il 6,3% delle persone anziane non autosufficienti è ospitato in una struttura residenziale. Si tratta sopratutto di “grandi anziani” over 85, spesso con demenza e una limitata aspettativa di vita. Meno dell’1% usufruisce di servizi in strutture semiresidenziali, mentre il 21,5% beneficia di assistenza domiciliare, con un’intensità media di sole 15 ore l’anno. Circa 1 milione, pari al 26% è assistito da una badante, il restante 45%, invece, è affidato soltanto alla cura familiare.
Nel quadro di un Paese sempre più anziano, Ungar ha detto che “il numero degli non autosufficienti arriverà a 4,4 milioni nel 2030 e 5,4 milioni nel 2050”. Ciò che i geriatri chiedono a gran voce è un rapido intervento politico per finanziare una riforma già esitente: “Diventi una priorità in legge di Bilancio”.

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