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Ci toccherà girare vestiti

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Il problema tra un po’ sarà quello di poterseli comprare

 

Sei voti contro cinque: ma un voto di scarto è bastato per fare approvare un divieto che a San Francisco è storia: basta nudismo in strada.
Una proibizione che ha scatenato proteste (nude) nella città d’America che ha fatto dell’anticonformismo e della libertà di espressione – in tutti i sensi – la sua bandiera e il segno della sua identità. Ma alla fine, dopo due anni di tira e molla, la proposta del consigliere comunale Scott Wiener è stata approvata: e così per tutti gli abitanti di Frisco dai cinque anni in su sarà vietato mostrarsi nudi in pubblico, su strade, piazze, marciapiedi e mezzi pubblici. Rimarrà la libertà di girare senza vestiti in spiaggia e in occasione di eventi e manifestazioni come il Gay Pride. Ora si attende una seconda votazione in consiglio, poi la firma del sindaco: a quel punto la nuova norma dovrebbe entrare in vigore dal primo febbraio.
Una svolta «conservatrice» per la capitale della vita alternativa. Ma a sconcertare la città più liberal degli Stati Uniti non è stata soltanto la nuova ordinanza; c’è anche il fatto che il suo promotore non sia un conservatore, bensì un democratico omosessuale, consigliere del distretto di Castro, cioè il cuore della comunità gay della città californiana. Eppure Scott Wiener è stato spinto a fare votare il divieto proprio dalle lamentele degli abitanti e dei commercianti di Castro: è nel quartiere infatti che i naked guys, i ragazzi nudi hanno cominciato a costituire non più un’eccezione – ha spiegato – ma, ormai, la quotidianità. In particolare ad Harvey Milks, una piazza dove, da qualche anno a questa parte, l’«esibizione» pubblica della nudità è diventata la regola. «La situazione è cambiata» ha spiegato Wiener. Castro – ha detto – è un «luogo simbolo della libertà di espressione», ma questo «non significa che non ci debbano essere degli standard». Insomma qualche regola ci vuole, anche se secondo i consiglieri che si sono opposti, come John Avalos, «sono in gioco i diritti civili» e soprattutto «l’immagine di San Francisco».
Dopo il voto due donne e due uomini si sono spogliati, in segno di protesta, proprio al consiglio comunale (sono stati subito allontanati dagli agenti di sicurezza). Secondo un manifestante «è una reazione della destra contro la libertà a San Francisco», mentre altri attivisti hanno accolto il divieto al grido di «questa non è una democrazia». Già l’anno scorso il comune aveva però approvato un’ordinanza perché sui mezzi pubblici i nudisti appoggiassero almeno un asciugamano o un giornale sopra i sedili e perché non si potesse più entrare nudi al ristorante. Ora la nuova norma, che prevede multe da cento dollari (per la prima violazione) fino a cinquecento dollari e a un anno di carcere per chi insista a mostrarsi nudo per le strade. Del resto «la libertà di espressione, in astratto, è veramente bella» ha detto il consigliere Wiener. «Fino a quando non arriva nel tuo quartiere…»

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