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Cia, you lie people die

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Tu menti, la gente muore. Questa la conclusione del Congresso americano che si è dichiarato essere ingannato dai suoi servizi segreti che lo hanno indotto ad invadere l’Iraq senza ragioni plausibili.

Congresso Usa: informazioni di intelligence che hanno portato a guerra in Iraq “inattendibili e falsate”. Assolto Bush. – E’ la conclusione cui e’ giunta la commissione del Congresso incaricata di fare luce sulle informazioni raccolte dalla Cia, consegnate alla Casa Bianca e, successivamente, al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite per giustificare l’intervento contro il regime di Saddam Hussein. Il rapporto della Commissione, 511 pagine presentate questa mattina alla stampa a Washington, e’ profondamente critica nei confronti della Cia e del “gruppo di pensiero che ha influenzato il lavoro dell’intelligence partendo dall’assunto che l’Iraq fosse in possesso di un arsenale di sterminio”. Tuttavia, secondo Pat Roberts, presidente della Commissione, non c’e’ alcuna prova che ci siano state “pressioni politiche” perche’ il risultato del lavoro dell’agenzia puntasse verso la necessita’ di un intervento militare. “Un fatto e’ chiaro” ha detto Roberts, “prima della guerra la Cia disse al presidente che Saddam era in possesso di armi di sterminio. Ora sappiamo che queste affermazioni erano falsate perche’ sostenute da informazioni non attendibili, sopravvalutate e non confermate da fatti concreti, come abbiamo scoperto durante 12 mesi di indagini”. In particolare, secondo Roberts, sono risultate completamente infondate le informazioni secondo cui Saddam era in possesso di almeno una bomba atomica, aveva armi batteriologiche e chimiche e droni in grado si utilizzarle. “Tutte queste affermazioni” ha aggiunto Roberts, “non avrebbero dovuto essere rese note”. Ancora piu’ dura la posizione del senatore Rockfeller, uno dei membri della commissione piu’ critici nei confronti dell’amministrazione Bush. “Non c’e’ dubbio”, ha detto, “che sia stata la piu’ devasante serie di errori fatta nella storia del Paese e che le conseguenze condizioneranno la nostra sicurezza per molte generazioni a venire perche’ ci hanno resi piu vulnerabili che mai”.

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