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Colpiscono di nuovo

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E’ guerra di civiltà

Almeno 14 persone sono rimaste uccise oggi nell’esplosione di una bomba su un filobus a Volgograd, nel secondo attentato in due giorni nella città russa. Lo riferiscono le autorità.
Ieri un attentato suicida ha provocato la morte di almeno 17 persone nella principale stazione ferroviaria della città della Russia meridionale a 40 giorni dall’inizio dei Giochi olimpici invernali di Sochi, sul Mar Nero.
Immagini tv mostrano le lamiere piegate del filobus blu e bianco, il tetto danneggiato dall’esplosione. Secondo gli inquirenti l’espolosione è stata realizzata da un attentatore suicida di sesso maschile.
“Da una prima ricostruzione, adesso è possibile dire che l’ordigno è stato azionato da un attentatore sucida, un uomo i brandelli del cui corpo sono stati raccolti e saranno sottoposti a un test genetico”, ha detto in una nota la Commissione investigativa federale.
Il secondo attentato in due giorni mette in luce la vulnerabilità della Russia nei confronti dei militanti e fa temere una campagna pianificata di violenze in vista delle Olimpiadi invernali, che inizieranno il prossimo 7 febbraio a Sochi, circa 690 chilometri a sudovest di Volgograd.
Il Comitato olimpico internazionale ha fatto sapere però di non avere dubbi che le autorità russe saranno in grado di garantire la sicurezza ai Giochi.
“Alle Olimpiadi, la responsabilità della sicurezza spetta alle autorità locali e non abbiamo dubbi che quelle russe saranno in grado di provvedervi”, ha detto un portavoce del Cio.
Le Olimpiadi di Sochi rappresentano un progetto prestigioso per il presidente Vladimir Putin. I ribelli che mirano alla creazione di uno stato islamico nella Russia meridionale lo scorso luglio hanno invitato i militanti in un video postato sul web a usare il “massimo della forza” per impedire che i Giochi si svolgano.
Per ora non ci sono rivendicazioni per i due attentati, che hanno provocato decine di feriti. Secondo le autorità 37 persone sono state ricoverate dopo l’attacco di ieri e altre 23 dopo quello odierno.

E’ guerra sul serio.
Ora la questione essenziale è: in quest’Occidente ormai comunista prevarrà il gramscismo o il marxismo puro?
Che, al di là della battuta significa: riusciranno gli americani a far fare quadrato agli occidentali intorno ai loro ormai consolidati “valori ideali” di sovversivismo individualista e di negazione della normalità a discapito dei loro interessi materiali o alla lunga gli interessi materiali prevarranno sulla “sovrastruttura ideologica”?

 

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