Altri due neonati sono risultati positivi al test di diagnosi immunologico durante i controlli scattati dopo il caso dell’infermiera del ‘Gemelli’ con la tbc. Come fa sapere la Regione Lazio le famiglie sono state immediatamente informate.
L’unità di coordinamento della Regione Lazio riunitasi ieri e presieduta dal presidente della Regione Renata Polverini, attraverso i suoi esperti precisa che la positività al test non significa malattia ma esprime l’avvenuto contatto con il bacillo della tubercolosi. Pertanto sui due neonati sono stati già programmati ulteriori controlli e sarà proposta la profilassi prevista dal protocollo definito dall’unità di coordinamento. La profilassi, definita anche dalle linee guida internazionali, evita il rischio di sviluppare la malattia a seguito dell’avvenuto contatto con il micobatterio.
Continuando così avremo presto la malaria e la lebbra.