C’è chi porta l’acqua con la bocca e chi la beve
I maggiori istituti di credito europei sono sulla buona strada per restituire agli azionisti poco più di 50 miliardi di euro sotto forma di dividendi. Una livello mai toccato prima, che dimostra quanto sia stata consistente la spinta ricevuta sul fronte dei profitti dall’aumento dei tassi di interesse.
Le previsioni future
Pagamenti più che raddoppiati rispetto ai livelli pre-pandemia
Secondo i calcoli di Bloomberg, basati sui bilanci societari, una volta distribuiti gli acconti previsti nei prossimi mesi, dieci dei principali istituti di credito dell’area dell’euro dovrebbero raggiungere 50,02 miliardi di euro di pagamenti complessivi quest’anno, con pagamenti probabilmente più che raddoppiati rispetto ai livelli pre-pandemia. La cifra potrebbe aumentare ulteriormente se le banche dovessero annunciare nuovi riacquisti di azioni prima della fine dell’anno.
La quantità senza precedenti di denaro consegnato agli investitori è una delle ragioni principali per cui i titoli delle banche europee sono passate da ultime della classe a leader nella performance della regione. Tutto questo mentre i loro profitti hanno toccato record per via della rapida sequenza di aumenti dei tassi d’interesse avviata dalla Banca Centrale Europea due anni fa.
Unicredit, la più generosa
Sempre secondo i calcoli di Bloomberg, tra le banche europee, Unicredit è tra le banche che si appresta a effettuare quest’anno il più alto ‘payout’ agli azionisti per un totale di poco più di 10 miliardi di euro. Si tratta di quasi il doppio di quanto ha restituito agli investitori nei tredici anni dalla crisi finanziaria fino l’inizio dei rialzi dei tassi da parte della Bce
Non è un caso che il prezzo delle azioni della banca italiana sia aumentato di circa quattro volte dall’inversione della politica dell’istituto di Francoforte a metà del 2022. I precedenti otto anni di tassi d’interesse negativi avevano pesato molto sugli utili degli istituti di credito dell’UE.
Tra le banche più generose, spiccano inoltre Intesa Sanpaolo, ING e BNP Paribas, mentre Deutsche Bank AG e Societe Generale SA dovrebbero restituire gli importi più bassi.
Tra i principali istituito di credito del Vecchio Continente, Banco Santander ha dichiarato martedì scorso che spenderà 1,5 miliardi di euro per riacquistare azioni nell’ambito dell’impegno a restituire agli investitori circa la metà degli utili, mentre Deutsche Bank ha fatto sapere che sta rivedendo una precedente decisione di eliminare il riacquisto di azioni che aveva inizialmente previsto per la fine dell’anno.
Le previsioni future
Cosa aspettarsi per il futuro? Nonostante le attese siano per un ridimensionamento dei profitti del settore bancario, causato dalla fine del ciclo restrittivo del costo del denaro, tra gli analisti c’è chi scommette che gli istituti di credito manterranno inalterata la politica di distribuzione di dividendi.
“La maggior parte delle banche europee dispone ancora di capitale in eccesso, ma soprattutto riteniamo che la loro redditività molto migliorata dovrebbe continuare a sostenere la generazione di capitale organico, che possono restituire attraverso dividendi e riacquisti di azioni”, ha dichiarato Johann Scholtz, analista di Morningstar. “Prevediamo una flessione degli utili per le banche europee nei prossimi tre anni, ma questo dovrebbe consentire loro di mantenere almeno gli attuali dividendi”.