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Cronache cortigiane

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Tranne Lega e parte del Pdl tutti i grandi partiti proni davanti al cameriere dei banchieri che ci metterà in liquidazione
 

Il neo senatore a vita, Mario Monti, ha preso possesso del suo ufficio a Palazzo Giustiniani. Il professore e’ arrivato dopo le 15 e sta organizzando le stanze che gli hanno allestito al primo piano del Palazzo adiacenti alla Sala Zuccari, dove presumibilmente svolgera’ le consultazioni se ricevera’ l’incarico esplorativo da Napolitano. In precedenza Monti era andato al Quirinale in un ufficio a ritirare dei documenti e ha lasciato il palazzo pochi minuti dopo. Quando è arrivato il presidente della Repubblica era nel Salone dei Corazzieri impegnato nell’udienza pubblica per l’annuale “Giornata per la Ricerca sul Cancro”, con il professor Umberto Veronesi, e fra gli altri il ministro della Salute, Ferruccio Fazio. In mattinata c’era stato il debutto al Senato, dove un lungo applauso ha salutato il suo ingresso. Il professore ha risposto con un inchino al saluto di Schifani, che ha proclamato la sua nomina, annunciando però che Monti non potrà rimanere in Aula a seguire i lavori perché deve adempiere alle pratiche procedurali seguite alla sua nomina. La prima ad abbracciarlo Emma Bonino. A salutarlo, tra gli altri, il capogruppo del Pdl, Maurizio Gasparri. Via libera dell’aula del Senato alla Legge di Stabilità. Il provvedimento passa ora a Montecitorio dove il via libera definitivo è atteso entro domani. Seduta sospesa in aula al Senato dopo il via libera alla Legge di Stabilità. Ora il Consiglio dei ministri approverà la nota di variazione. Poi l’aula voterà il Ddl bilancio.
SCHIFANI DA BENVENUTO DI CUORE A MONTI,LE SIAMO GRATI  – “Il più cordiale e caloroso saluto di benvenuto” è stato posto dal presidente del Senato Renato Schifani annunciando all’aula di Palazzo Madama la nomina di Mario Monti senatore a vita. Schifani ha espresso inoltre il suo “benvenuto di cuore. Le siamo grati della sua presenza”.
NAPOLITANO,IMPEGNI ASSUNTI PRESTO IN GOVERNO CONDIVISO – Nel corso di una cordiale telefonata con il Presidente della Repubblica Federale Tedesca, Christian Wulff, il presidente Giorgio Napolitano ha concordato sulla necessità che gli impegni assunti dall’Italia e ogni ulteriore necessaria decisione si traducano presto in una efficace e condivisa azione di Governo.

CALDEROLI, LEGA SARA’ ALL’OPPOSIZIONE. VERTICE A PALAZZO GRAZIOLI – “Noi siamo assolutamente contrari a governi che non siano quelli usciti dalle urne e saremo all’opposizione”. Lo afferma il ministro Roberto Calderoli, rispondendo alle domande dei cronisti a Montecitorio. Nuovo vertice a palazzo Grazioli con il premier Silvio Berlusconi. I ministri La Russa, Matteoli, Fitto sono tornati a riunirsi nella residenza romana nel premier con il capogruppo del Pdl al Senato Gasparri ed il coordinatore Verdini. A quanto si apprende, in queste ore il Cavaliere starebbe nuovamente valutando l’ipotesi di riprendere in mano il ‘boccino’ della partita, proponendo un nome alternativo a quello di Mario Monti per la premiership del nuovo esecutivo. Al vertice in corso a palazzo Grazioli tra il premier e lo stato maggiore del Pdl sono giunti anche Bossi, Calderoli, Paolo Romani, ministro per lo Sviluppo Economico, Maria Stella Gelmini titolare dell’Istruzione e Gaetano Quagliariello, vice capogruppo del Pdl al Senato
NEL PDL CRESCE FRONTE DEL NO – E’ caos nel Pdl. La paura che la rottura con la lega, a causa del governo Monti, possa far tramontare un nuovo progetto di centrodestra sta facendo entare in fibrillazione settori sempre piu’ ampi del partito, secondo quanto si apremde, e non solo gli ex An. Cresce dunque il fronte del ‘No’. Anche i piu’ moderati tra noi, spiegano alcuni berlusconiani, ora ”ci stanno ripensando”. Troppi ”errori”, aggiungono, sarebbero stati fatti nel Pd ”che parla con troppa insistenza di discontinuita’ con il governo precedente”. E non si risparmiano critiche al Colle che avrebbe ”esagerato” con le liste di ministri ”che girano senza che siano cominciate le consultazioni” e senza che prevedano ”veri tecnici”. ”La Costituzione non prevede un governo del presidente”. I primi a dare segnali di insofferenza sono stati stanotte i senatori del Pdl i quali, tra l’altro, hanno rimarcato con forza al presidente del Consiglio, sempre secondo quanto si apprende, che si deve partire dal presupposto che al Senato il centrodestra ha una maggioranza solida. E quindi il boccino non puo’ che rimanere nelle mani della coalizione che ha governato fino ad ora. Il Consiglio cerca quindi una exit strategy per ricompattare il partito e anticipa l’ufficio di presidenza, previsto per domani, a questa sera. Rispunterebbe il nome di Lamberto Dini, candidato che non dispiacerebbe al Carroccio.
D’ALEMA, ‘TUTTI PARTITI FACCIANO PASSO INDIETRO’. POLEMICA PD-IDV “Se prevale il buon senso, il nuovo governo si puo’ fare in poche ore”. Lo ha detto Massimo D’Alema a margine del convegno della Fondazione Italianieuropei e dall’associazione Romano Viviani.”Naturalmente bisogna davvero che tutti partiti facciano un passo indietro e nessuno si metta ad avanzare pretese per i posti”. ”Se l’Idv dira’ no al governo Monti ci saranno conseguenze sull’alleanza con il Pd”. Lo ha detto Anna Finocchiaro a Sky Tg24. ”Se Di Pietro ritiene di non dover onorare il vincolo di responsabilta’, faccia. Ma sappia anche che questa posizione non e’ senza conseguenze per le alleanze da stipularsi al momento di andare al voto” precisa. ”Dico con molta chiarezza che questo e’ un momento in cui le forze politiche devono superare un esame, quello dell’attaccamento al paese. Se – conclude la capogruppo del Pd al Senato – dovessimo guardare agli interessi di partito lo scenario sarebbe diverso, se dobbiamo guardare all’Italia credo non ci sia altra strada che il governo di emergenza”. “Ognuno si deve prendere le sue responsabilità: spero che Di Pietro possa ripensarci perché prima viene l’Italia poi le alleanze e la politica”,aveva detto questa mattina il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, a ‘Mattino 5’, parlando della contrarietà dell’Idv a sostenere un prossimo governo di responsabilità nazionale.
DI PIETRO, OK MONTI MA TEMPI CHIARI SU VOTO  – “Se è vero come è vero che i mercati non possono aspettare, Monti potrà fare quegli interventi di urgenza che vogliamo sapere nel merito quali sono e non devono essere macelleria sociale. Però ci deve essere chiarezza sui tempi entro cui andare alle elezioni con una nuova legge elettorale”. Lo ha detto Antonio Di Pietro, secondo il quale è necessario che si riformi la legge elettorale e poi si vada al voto “per rispettare la volontà di quel milione e duecentomila cittadini che hanno firmato per l’indizione del referendum”
Cortigiano che scendi dai Monti depredando la povera gente…

 

 

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