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Dal Corno d’Africa nulla di nuovo

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Le gesta dei pirati e le sventure del Buccaneer in un quadro che sarebbe stato molto diverso se la guerra mondiale non l’avessero vinto le mafie e le multinazionali

La fregata della Marina militare italiana Maestrale è giunta ieri nel Golfo di Aden. Lo riferiscono fonti italiane, secondo cui la nave militare è ”pronta ad ogni evenienza” ed a eseguire le disposizioni che le verranno date. Salpata il 2 aprile scorso dal porto di Taranto, la fregata Maestrale della Marina militare italiana partecipa alla missione Atalanta, la prima guidata dall’Unione europea contro la pirateria. La nave militare, che appartiene al Comando delle Forze d’altura della Marina, ha un equipaggio di 220 marinai, dispone di due elicotteri AB 212 ed e’ al comando del capitano di fregata Angelo Virdis.
I sedici membri dell’equipaggio del Buccaneer stanno bene. Lo ha riferito Silvio Bartolotti, general manager della Micoperi Marine Contractors di Ravenna, proprietaria della nave. ”Ci sono contatti con nazioni limitrofe che dicono che l’equipaggio sta bene e che non ci sono problemi”, ha spiegato Bartolotti ai microfoni del Gr regionale Rai. ”Non ci aspettavamo l’assalto, per la povertà del trasferimento dei mezzi navali. La cosa ci ha meravigliato”, ha aggiunto. ”Abbiamo osservato tutte le procedure, i contatti con la nave avvenivano due volte al giorno e veniva controllata la rotta”. ”Noi auspichiamo – ha detto ancora – che la presenza militare internazionale abbia anche quegli strumenti tecnici ed elettronici per poter monitorare la situazione minuto per minuto”. Sull’equipaggio, Bartolotti ha riconfermato che si tratta di ”persone la cui professionalità è ben conosciuta, e questo ci conforta, perché è gente che sa tenere i nervi saldi.”. I pirati somali per ora, sembra che non abbiano chiesto il riscatto per il rilascio della ciurma.

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