Invece negli ultimi due anni è aumentata l’alfabetizzazione nel mondo – Il segretario Generale dell’Onu, Ban Ki-Moon ha denunciato oggi che la crisi economica ha portato 90 milioni di persone in condizioni di povertà estrema, aggiungendo che una riduzione dell’aiuto internazionale potrebbe fare aumentare la fame nel mondo. Secondo quanto riferisce il rapporto dell’Onu presentato oggi a Ginevra i progressi per eliminare la fame raggiunti dall’inizio degli anni ’90 sono stati persi nel 2008 per gli aumenti dei prezzi dei prodotti alimentari. La percentuale di persone che soffrono la fame era scesa dal 20 percento nel periodo compreso tra 1990 e 1992 al 16 percento tra 2004 e 2006. “Le persone che stanno soffrendo la fame e che stanno vivendo in condizioni di estrema povertà sono molte di più di quante sarebbero state se il progresso fosse continuato ininterrottamente”, ha detto Ban. “La comunità mondiale non può voltare le spalle ai poveri e i vulnerabili”, ha aggiunto il segretario dell’Onu. Secondo il rapporto, il tasso di disoccupazione potrebbe arrivare fino il 6,5 percento per gli uomini e il 7,4 per le donne. Sul lato positivo, il rapporto mette in evidenza i “significativi progressi realizzati in molti paesi prima della crisi. Ad esempio, nel 2007 gli iscrizione nella scuola elementare in paesi in via di sviluppo ha raggiunto l’88 per cento rispetto al 83 percento raggiunto nell’anno 2000, soprattutto nell’Africa sub-sahariana e l’Asia meridionale.