Che il clima non fosse dei migliori, in casa Pd, lo si sapeva. Polemiche, insulti, congressi contestati, poi invalidati. Ma a Salerno si è andati ben oltre, la normale dialettica politica si è trasformata in pura violenza. Il caso delle tessere gonfiate è finito letteralmente a cazzotti. Utilizzato come scusa per menare le mani. E così, come se certe brutte abitudini non si siano mai perse, a Pastena il congresso provinciale (bis) dei giovani democratici si è concluso con un agguato ed un’aggressione. Quando i giovani delegati si sono ritrovati l’ingresso della struttura bloccato da una quarantina di individui armati di striscioni contro il governatore della Campania Antonio Bassolino e contro i ォ fasulli. Ad onor di cronaca, riporta il Corriere del Mezzogiorno di oggi a firma di Umberto Adinolfi, occorre precisare che il congresso era stato convocato dal segretario nazionale Fausto Raciti e dal segretario regionale Michele Grimaldi. Appuntamento al Polo nautico per i circa quaranta democratici di area bassoliniana, perché i deluchiani ne hanno vinto un altro poi invalidato. Dopo mezz’ora di forte tensione, durante la quale i manifestanti (tra cui si notavano dipendenti delle società miste salernitane e diversi ultras storici della Salernitana) hanno addirittura tenuto sotto sequestro, all’interno del Polo nautico, gli iscritti ad un corso di formazione, la situazione è degenerata. All’arrivo della Digos e dei vigili urbani, la tensione è andata alle stelle con i giovani del Pd che chiedevano di entrare ed i dimostranti che li minacciavano. Massimiliano Cataldo, della segreteria provinciale, è stato colpito alla testa, mentre un altro individuo sferrava un calcio ad uno dei giornalisti presenti. Fuggi fuggi generale e caos, vista la presenza anche di diverse ragazze, terrorizzate per quanto stava accadendo. Dopo un’ora e venti di trattativa, i giovani del Pd hanno decideso di sospendere il congresso e di abbandonare l’area per evitare ulteriori problemi. Sul posto, nel vano tentativo di metter pace, il consigliere comunale Giannicola Bonadies, grazie al cui intervento la situazione non è degenerata ulteriormente. Furioso il commento del segretario regionale Michele Grimaldi: “Sono pronto alle dimissioni se entro domani non sarà fatta luce sul mandante di questa aggressione”. In serata, i giovani del Pd si sono riuniti presso la sede del partito in via Manzo, alla presenza del segretario nazionale Raciti, allo scopo di concordare una forte risposta politica sull’accaduto. Ma la risposta, l’unica che è arrivata in tarda serata, è stata quella di Liliana Bonadies, segretaria provinciale dei giovani democratici deluchiani non riconosciuta dalle segreterie regionale e nazionale del partito. Ecco il testo vittorioso: ォUn vergognoso tentativo di aggressione politica è stato sconfitto. Per impulso dei notabili politici di Napoli si è cercato di tenere una specie di assemblea provinciale dei giovani del Pd, con l’obiettivo di ribaltare i risultati di un regolare congresso (quello che l’ha eletta, ndr ). Da Napoli e da Roma, senza neanche consultare la segretaria provinciale in carica democraticamente eletta, e nonostante il parere contrario formalizzato dalla maggioranza dei membri del comitato promotore provinciale di Salerno, piccoli burocrati hanno tentato di convocare l’assemblea provinciale, con un colpo di mano. Poi è accaduto quel che abbiamo appena raccontato e dunque il congresso è stato sospeso. E’ stato un tentativo irresponsabile e stalinista di interferire nella vita degli organismi territoriali come già avvenuto altrove in Campania — prosegue Liliana Bonadies —. E’ stata l’ennesima aggressione dei notabili e dei baroni delle tessere di Napoli alle regole più elementari di vita democratica. Di chi vuole far continuare la storia ultra decennale di tesseramenti e congressi falsi a Napoli e in Campania. Di chi vuole condizionare la vita del Pd nazionale, in un momento cruciale” Bonadies (deluchiana) “Piccoli burocrati hanno tentato di convocare l’assemblea provinciale con un colpo di mano con logiche di prevaricazione. La parte sana dei giovani democratici non tollererà più nessuna ingerenza e scorrettezza. Ci attendiamo che i livelli nazionali pongano la parola fine rispetto alle situazioni vergognose della Campania. Rispetto a situazioni vergognose che si registrano solo in Campania”. La storia non finisce qui. Peppe Razzano, responsabile comunicazione nazionale dei giovani, spiega: “Qualsiasi documento a firma di una segretaria fantomatica non è riconsciuto dalla segreteria nazionale, condanniamo gli atti di violenza e a breve decideremo il da farsi”. E il segretario nazionale, Raciti chiosa: “Condanno quello che è successo con forza, perché non mi è mai capitato di vedere in nessuna parte d’Italia una cosa del genere. Domani sentirò tutti i membri del comitato provinciale e valuterò come procedere”
Centralismo leninista in salsa guapperia