Il terrorismo che fa “scomodo”
Vi segnalo un curioso caso di disinformazione all’italiana.
Accendo il Televideo della Rai verso le 10:00 del 10 marzo 2004. Nella sezione “Esteri”, leggo che ad Istanbul si è fatto esplodere un kamikaze, presumibilmente appartenente ad un gruppo fondamentalista islamico. La deflagrazione ha causato la morte di 10 persone ed il ferimento di altre 30. Il palazzo colpito ospitava la riunione di una loggia massonica turca, che doveva prendere una importante decisione riguardo l’ingresso del proprio paese nella UE.
Ho avvertito subito alcuni amici che si interessano di politica intrenazionale, per controllare se tg e quotidiani ne avrebbero parlato. I risultati sono scoraggianti: il 10 marzo nessun telegiornale ne parla. Il giorno seguente riscontriamo articoli solo su “Libero”, “Il Patto” e “Rinascita”; il giornale di Feltri pubblica un lungo pezzo con una precisazione interessante. Già nei precedenti attentati alle sinagoghe ed al consolato inglese un gruppo islamico, legato ad Al Quaeda, aveva indicato nei massoni il vero nemico della Turchia, in quanto setta ebraica infiltrata nei posti di comando dello stato.
Tutto ciò conferma quanto scrive Maurizio Blondet da molto tempo a proposito di sefarditi, Giovani Turchi ed Ataturk. Aggiungo che il 9 marzo il ministro turco dell’economia era giunto a Bruxelles per illustrarela compatibilità del bilancio statale con i parametri di Maastricht