Rancori, minacce, digrignar di denti, vili prese di distanza: così il popolo dell’oscurità si contrappone alla commemorazione delle vittime del massacro di Schio compiuto a fine guerra dai partigiani sulla popolazione inerme.
Vandali in azione nella notte. E la tensione cresce in vista del corteo dei repubblichini di domenica. I muri della biblioteca civica e degli edifici adiacenti sono stati imbrattati da scritte giganti contro il fascismo. Slogan ieri mattina oggetto delle rimostranze della maggioranza degli scledensi, che reagivano indignati a questo modo di esprimere opinioni. Era già successo in passato, ma non con questa evidenza e soprattutto non alla vigilia di un fine settimana che si preannuncia bollente. Tutto questo nonostante gli appelli pubblici del sindaco Luigi Dalla Via ad isolare i manifestanti, e i segnali distensivi giunti dal comitato parenti delle vittime dell’Eccidio. Nella messa di suffragio celebrata mercoledì sera a S. Giacomo, Dalla Via si è presentato in fascia tricolore: una scelta particolarmente apprezzata dai familiari delle vittime presenti in chiesa.
Se la proposta di ricordare i tragici eventi del luglio 1945 in un convegno ed in alcune iniziative specifiche in occasione del sessantesimo anniversario del 2005 sta raccogliendo adesioni importanti, dall’altra sale la preoccupazione per quanto potrebbe accadere l’11 luglio. È confermato che il corteo dei repubblichini partirà dal sacrario militare di Ss. Trinità alle 11, per raggiungere il portone delle ex carceri d via Baratto, oggetto delle attenzioni dei vandali, dove sarà deposto un mazzo di fiori.
Gli organizzatori di Continuità Ideale, movimento di destra che ha legami con Alternativa Sociale di Alessandra Mussolini, data per presente ma che invece non sarà della sfilata, pensano di poter raggiungere quota mille partecipanti, provenienti da ogni angolo d’Italia. Anche l’associazione Veneto fronte skinheads ha annunciato ufficialmente la propria adesione. In un ristorante della zona sono stati prenotati 250 coperti, molti di più di quelli degli anni precedenti.
Lo schieramento delle forze dell’ordine sarà massiccio in città, ad evitare contatti con i contromanifestanti fra i quali, si è sparsa la voce, potrebbero esserci alcuni elementi dei “No global” ed una frangia dei “Disobbedienti”. E’ questo uno dei principali allarmi a tener desta l’attenzione di chi dovrà garantire l’ordine pubblico. (m. sar.) Rifondazione Comunista in piazza ci sarà. Non solo con la mostra fotografica, prevista per sabato in piazzetta Garibaldi, ma anche con un presidio di protesta, nel medesimo posto, alle 10 alle 12 di domenica. «Rifondazione, nel solco della tradizione comunista di Schio – spiega Ezio Simini – riafferma la sua volontà di dimostrare in modo politico, civile e assolutamente pacifico la propria insofferenza verso un’amministrazione pubblica locale che non riesce ad andare oltre formali esecrazioni a stampa».
«A Roma Veltroni ha vietato la manifestazione nazifascista a favore di Priebke – precisa Simini -. Evidentemente lì non ci sono gli struzzi del caravanserraglio ulivista scledense che invita i propri concittadini a “starsene a casa”. Noi vorremmo essere in tanti in piazza domenica, e lavoreremo per questo; ma anche se fossimo in quattro con quattro bandiere presidieremo piazzetta Garibaldi con l’orgoglio di chi non si rintana in casa aspettando che il cielo si rassereni».