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Ferocemente nauseabondo

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Giovanissimi gettati in galera per nulla

 

La polizia di Bolzano ha arrestato un giovane e ne ha denunciati altri sedici con l’accusa di aver costituito nel Meranese un gruppo della Gioventù Hitleriana. Nove dei ragazzi denunciati sono minorenni: il più giovane ha 15 anni e i più grandi arrivano a 26 anni. 
Al momento l’unico arrestato è Dominik Defatsch, 19 anni, di professione imbianchino (sarà per questo?).
Il ragazzo, che gli inquirenti considerano il leader del movimento, era già stato arrestato nel mese di marzo sul Garda. In quell’occasione, era stato accusato di un pestaggio avvenuto alcune sere prima davanti a una discoteca a Castelbello, in val Venosta.

L’operazione “Macchia Nera” – questo il nome in codice utilizzato dalla polizia di Bolzano – si è svolta tramite pedinamenti e perquisizioni domiciliari nella cittadina di Naturno. Il risultato è stato l’individuazione di un gruppo di giovani skinheads chiamato “Naturnser Hitlerjugend”, vale a dire Gioventù Hitleriana di Naturno, operante in tutta la val Venosta. 
Da quanto emerso finora, i soci della cellula hitleriana erano soliti incontrarsi per scambiare materiale neonazista e divulgare concetti e idee fondate sulla discriminazione razziale. I membri avrebbero anche realizzato un video che ritrae alcuni indagati mentre si esercitano nella preparazione e nel lancio di bottiglie molotov. 
Il gruppo, organizzato secondo una suddivisione gerarchica ben precisa, sarebbe stato protagonista di alcuni episodi di violenza. Uno dei più gravi riguarderebbe l’aggressione di tre giovani a Rablà (in provincia di Bolzano), durante una festa campestre, il 5 luglio scorso. Uno dei ragazzi malmenati era di nazionalità polacca. I neonazisti li avrebbero presi di mira in quanto “diversi” per ideologia, “estrazione sociale” e “modo di apparire”.

L’esistenza di un gruppo neonazista del Meranese era stata anticipata mesi fa da un dossier del Servizio giovani, un ufficio della Provincia autonoma di Bolzano. Dalle pagine del dossier, erano emersi un armamentario di nomi in codice inneggianti al Fuhrer, collegamenti con il gruppo tedesco di destra “Blood and Honour”, dichiarato fuorilegge in Germania, e una serie di atti intimidatori nei confronti di giovani definiti “alternativi” o “di sinistra”.

Né il senso della misura né quello del gusto da parte degli odierni giustizieri. Una cosa così la potevano chiamare solo Macchia Nera…

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