Home Colored FINITO IL RESTAURO DEL DAVID, IL MONUMENTO E’ SOTTO TUTELA

FINITO IL RESTAURO DEL DAVID, IL MONUMENTO E’ SOTTO TUTELA

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E’ piu’ luminoso il David di Michelangelo dopo la pulitura effettuata per i suoi 500 anni, ma le cure per la statua piu’ ammirata del mondo non si fermano qui grazie al programma di controlli e manutenzione che e’ stato annunciato nella presentazione dei risultati dell’ intervento, alla Galleria dell’ Accademia.

FIRENZE –

Sono le novita’ – esito della pulitura e dei nuovi metodi di tutela della statua – illustrate oggi alla Galleria dell’ Accademia di Firenze dove il David e’ conservato e dove e’ di nuovo visibile senza piu’ essere circondato da impalcature.


”La superficie della scultura appare piu’ ordinata ed equilibrata nei rapporti di luci ed ombre”, hanno spiegato il soprintendente al polo museale Antonio Paolucci, la direttrice della Galleria Franca Falletti e Cristina Acidini, soprintendente dell’ Opificio delle pietre dure, illustrando l’ intervento, iniziato il settembre scorso. ”In particolare – hanno fatto notare – il marmo ha recuperato la sua luminosita’ nella parte anteriore del torso, lungo il fianco destro e in numerose altre zone dove il livello di degrado era minore”. Macchie a forma di gora, o strisce verticali sulla schiena davano un ”effetto riga”, cosi’ chiamato anche dagli specialisti, che adesso e’ stato attenuato.


La pulitura e’ stata fatta dalla restauratrice Cinzia Parnigoni con impacchi di acqua distillata, con l’ aggiunta di polpa di cellulosa e sepiolite, applicati tramite carta giapponese.


”Il colore del David non e’ mutato – ha spiegato Paolucci – perche’ e’ stata una pulitura invisibile, leggera, direi minimalista, ispirata al principio del ‘minimun facere’ fatta con acqua distillata e carta giapponese, materiali con cui si potrebbe lavare la faccia ad un bambino”.


Alcune macchie hanno resistito ai trattamenti ma, viene spiegato, la loro presenza ”non risulta deturpante”. Tra i risultati c’ e’ quello di aver diminuito il gesso, residuo di interventi ottocenteschi e temibile per i danni che potrebbe provocare alla struttura. Questa sostanza, depositandosi col tempo nelle porosita’, cristallizza con le variazioni di umidita’ e preme i microgranuli di marmo con il rischio di sgretolarli danneggiando la struttura.


Per quanto riguarda il programma di ”cure” a cui verra’ sottoposta la statua, esso prevede indagini ambientali per verificare il grado di inquinamento intorno alla statua (finora la situazione non e’ sfavorevole), controlli biennali sulla superficie (ingrigimento, presenza sostanze nocive, consunzione) ed otto interventi di controllo e spolveratura ogni anno.


Inoltre, grande attenzione – ma si e’ ancora in una fase di studio tanto che il 9 giugno verra’ organizzato un convegno promosso dal collegio degli ingegneri di Firenze – viene posta sulla stabilita’ del David, a partire dai cretti delle caviglie che, pur conosciuti dall’ 800, verranno accuratamente indagati usando perfino una specie di Tac. Il convegno addirittura prendera’ in esame l’ ipotesi ”estrema” di come il David potrebbe resistere ad un forte terremoto.


Nel frattempo proseguono i preparativi per le celebrazioni dei 500 anni della scultura e in novembre sara’ allestita una mostra dentro la Galleria con opere di artisti contemporanei quali George Baselitz, Luciano Fabro, Jannis Kounellis e Robert Morris, e le fotografie di Thomas Struth.

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