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Gli zombies della Cia

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Si sono riuniti gli ex-volontari della Gladio, quei geni che, abbindolati dalla fola dell’anticomunismo (l’anti-islamismo dell’epoca) hanno fatto da supporto ai golpe bianchi tecnocratici che hanno condotto il partito comunista nella stanza dei bottoni.

Si è tenuta il 9 ottobre a Ziracco (Udine), l’assemblea generale dell’Associazione Italiana Volontari Stay Behind, che riunisce gli ex appartenenti della disciolta struttura militare piu’ nota come Gladio.
L’associazione era stata costituita dieci anni fa a Redipuglia (Gorizia), e aveva tra i suoi dichiarati intenti quelli di “difendere e diffondere le motivazioni ideali” che ispirarono l’adesione volontaria alla struttura Stay Behind, e difenderne “la reputazione e l’onorabilita’ contro ogni forma di denigrazione”.Questa sara’ dunque l’assemblea del decennale, che dovra’ anche rinnovare le cariche interne. Attuale presidente e’ Giorgio Mathieu, di Pinerolo (Torino), che ricopre l’incarico ormai da sei anni.
Il giorno successivo, presso il cimitero di Cividale del Friuli, si terra’ una cerimonia commemorativa per il col. Aldo Specogna che, oltre che combattente della guerra partigiana, fu comandante della zona Nord-est della struttura Stay Behind.
La cosiddetta Gladio – oggetto negli anni Novanta di quella che Mathieu ha anche recentemente definito una persecuzione politica e giudiziaria – era sorta nel secondo dopoguerra nell’ambito dei servizi di sicurezza militare, analogamente a quanto avvenuto in altri paesi Nato, con il compito di operare in clandestinita’ in caso di invasione nemica.

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