I padroni mondiali mettono in tasca i soldi che non troviamo più
La banca d’investimento statunitense Goldman Sachs ha registrato utili per 1,5 miliardi di dollari nel terzo trimestre, battendo le previsioni degli analisti. La banca aveva registrato una perdita di 428 miliardi nello stesso periodo del 2011. «La performance di questo trimestre è stata abbastanza solida nel contesto di un ambiente ancora difficile per la congiuntura economica», ha detto il capo di Goldman Lloyd Blankfein.
All’interno di Goldman Sachs, gli stipendi sono raddoppiati rispetto al terzo trimestre dell’anno scorso, a 3,7 miliardi di dollari. Il compenso medio, per i primi nove mesi dell’anno, è salito del 10% a 336.441 dollari. La banca ha inoltre creato 300 nuovi posti nel periodo considerato e alzato i dividendi da 46 a 50 centesimi. Il risultato positivo della trimestrale è stato favorito dall’attività di investment banking, che ha generato ricavi del 49 per cento maggiori rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. I conti di Goldman Sachs superano così il risultato di Citigroup, che ieri ha registrato utili netti in calo dell’88 per cento a 468 milioni di dollari nel terzo trimestre, superando tuttavia le attese degli analisti. Oggi si è dimesso a sorpresa il ceo Vikram Pandit.
Timida, tuttavia, la reazione degli investitori, con il listino della società che perde lo 0,55 per cento all’avvio delle contrattazioni a Wall Street