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Ma il papa non sa leggere

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E dire che parla di superficialità mentre interpreta Nietzsche così!

Così Benedetto XVI
L’esaltazione della libertà individuale che sembra dominare la cultura contemporanea ha radici in una visione dell’uomo molto pericolosa, quella di Friedrich Nietzsche. Lo afferma Benedetto XVI che nell’omelia della messa crismale critica “le opinioni predominanti” sul tema della libertà, sottolinenando che “i criteri secondo cui ci misuriamo” rimangono “in fin dei conti, nella superficialità di tutto ciò che, di solito, s’impone all’uomo di oggi”. “Friedrich Nietzsche – ricorda il Papa – ha dileggiato l’umiltà e l’obbedienza come virtù servili, mediante le quali gli uomini sarebbero stati repressi. Ha messo al loro posto la fierezza e la libertà assoluta dell’uomo”. In proposito, Papa Ratzinger ammette che “esistono caricature di un’umiltà sbagliata e di una sottomissione sbagliata” e afferma che esse, come cristiani, “non vogliamo imitare”. “Ma – denuncia – esiste anche la superbia distruttiva e la presunzione, che disgregano ogni comunità e finiscono nella violenza”. L’esortazione del Pontefice e’ a “imparare da Cristo la retta umiltà, che corrisponde alla verità del nostro essere, e quell’obbedienza, che si sottomette alla verità, alla volontà di Dio”.


Sembra uno che sia venuto a conoscenza di Nietzsche solo attraverso un sunto caricaturale del vecchio Bignami o di una scheda di Wikipedia fatta male.
Una lettura ideologica, superficiale e inesatta come questa non ce l’aspettavamo proprio.
Per dire banalità simili bastava un qualunque semi-ignorante, non un pontefice teologo.
Forse Sua Santità farebbe meglio a occuparsi di altro, come il difendere l’incolumità dei cristiani in Siria, minacciati dalla furia wahabita armata dagli occidentali, contro i disegni e i misfatti dei quali l’assordante silenzio del Vaticano è vergognoso e pericolosissimo.
Magari però difendere i cristiani per Sua Santità rientra nelle “sottomissioni sbagliate”.
Noi più nietzscheanamente ricordiamo le tre metamorfosi dello spirito che prima si fa cammello (io debbo, l’obbedienza appunto), poi leone (io voglio: quello che prima dovevo), infine fanciullo (ovvero puro e sorridente) e che in ogni caso impone di difendere i propri e non di scaricarli. Cosa sulla quale Sua Santità sembra distratto come altri predecessori, Pio XI per esempio che scaricò i cristiani in Francia e in Messico, Paese questo in cui furono perseguitati e massacrati come accadrà ben presto in Siria se cade Assad.
Un po’ più di Nietzsche gioverebbe proprio a Sua Santità. E di sicuro a chi non vuole finire sgozzato dai sicari altrui.

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