lunedì 13 Ottobre 2025

I « neonazi » hanno fatto Strache

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A Vienna oltre un elettore su quattro ha scelto il Fpoe

 

 

 

Vienna la ‘rossa’ si tinge di blu, il colore della destra xenofoba in Austria. Per la città-stato si conferma il trend in atto Europa di forte avanzata dei partiti estremisti sull’onda di problemi e paure degli elettori legati all’immigrazione, la sicurezza e la crisi economica. Superando tutti i pronostici, il leader della Fpoe di estrema destra, Heinz-Christian Strache, ex braccio destro di Joerg Haider, è il vero vincitore delle regionali a Vienna, la capitale tradizionalmente ‘rossa’. Il partito socialdemocratico Spoe del sindaco Michael Haeupl ha difeso il primo posto ma ha perso la maggioranza assoluta che aveva finora: per continuare a governare dovrà ora cercarsi degli alleati

Secondo i risultati provvisori, la Spoe ottiene il 44,12% dei voti perdendo il 4,9% rispetto alle regionali nel 2005 (49,1%). Il risultato allora le aveva assicurato la maggioranza assoluta in seggi che le consentiva di governare da sola nel Land. Adesso sarà necessaria una coalizione e l’alleato più probabile è la Oevp (popolari), su modello della grande coalizione federale. Hauple ha sottolineato comunque che parlerà con “tutti” i partiti, Fpoe inclusa, in vista della formazione del nuovo governo regionale. Per lui comunque, nell’incarico dal ’94, questa è l’ultima corsa al comando di Vienna. Al secondo posto, scalzando i popolari, è arrivata la Fpoe che ha raggiunto un risultato storico: 27,05%, un aumento del 12,22% rispetto alle regionali cinque anni fa. La Oevp arriva terza con il 13,24% (-5,53%), ultimi i Verdi col 12,23% (-2,4).
In seggi, dei 100 del parlamento regionale, la Spoe ne ottiene 49, contro i 55 finora, la Fpoe 29 (+16), la Oevp 12 (-6), i Verdi 10 (-4). Due partiti minori non ce l’hanno fatta a entrare in parlamento: la Bzoe – di estrema destra più moderato, fondato da Haider nel 2005 dopo una scissione dalla Fpoe – arrivata all’1,4% , e i comunisti della Kpoe, arrivati all’1,1%. Nella campagna Haeupl aveva fissato il suo obiettivo nella difesa della maggioranza assoluta e escluso intese con la Fpoe. In un primo commento si è detto “rincresciuto” dell’esito. Strache si è autodefinito il vincitore delle elezioni affermando che ora si socialdemocratici dovranno “porre fine all’esclusione” della Fpoe e allungare la mano: “E’ necessario che la Spoe avvii colloqui con noi”, ha detto. Quella di Vienna é l’ennesima elezione dove la Spoe subisce perdite e l’effetto del voto si risentirà anche nel governo federale guidato dal cancelliere Spoe Werner Faymann. Stasera ha detto che aveva “sperato di piu” ma ha rinnovato la sua fiducia a Haeupl e definito “rispettabile” il risultato di quasi il 45%.Esperti prevedono che ora Faymann virerà a sinistra dando filo da torcere all’alleato Oevp, in particolare il vice cancelliere e ministro delle finanze Josef Proell e i suoi piani di austerità e tagli. In vista del voto a Vienna, era stata rinviata la finanziaria: ora il boccone amaro arriverà e saranno dolori nelle trattative fra alleati di governo. Il pessimo risultato della Oevp a Vienna non consentirà a Proell nemmeno di alzare molto la testa. Il partito dell’ex cancelliere Wolfgang Schuessel, che nel 2000 si alleò con la Fpoe di Haider provocando le sanzioni Ue contro l’Austria, con la capolista Christine Marek ha battuto il suo record storico negativo nella capitale del 1996 (15,26%). Dai risultati manca ancora lo spoglio degli oltre 100.000 voti per lettera che saranno scrutinati in seguito. Ma alla debacle socialdemocratica e al trionfo dell’estrema destra non cambieranno nulla.
STRACHE, EX ODONTOTECNICO AMICO HAIDER – Da ex odontotecnico e ex amico e braccio destro di Joerg Haider, a vincitore delle elezioni a Vienna la ‘rossa’: Heinz-Christian Strache, 41 anni, non ha certo il carisma del suo ex mentore, col quale si bisticcIo’, e tanto meno la sua intelligenza. Ma ha lo stesso fiuto per captare gli umori popolari e l’abilita’ di mischiarsi fra la gente e presentarsi come uno di loro. Per questo la sua ascesa gli ultimi anni è dovuta anche grazie al voto di molti elettori di sinistra delusi dal partito socialdemocratico (Spoe). Le sue munizioni si chiamano stranieri, immigrazione, l’ Islam, la crisi economica, i privilegi dei potenti: il tutto con le armi di un populismo elementare che fa appello allo scontento e alle paure della gente per il posto di lavoro e la sicurezza. Anche durante la campagna elettorale ha surriscaldato il clima con una serie di trovate propagandistiche di sapore razzista.
Se ai voti del Fpoe si sommano quelli della Bzoe ecco che a Vienna quasi un elettore su tre ha votato “neonazi” come direbbe la stampa.

 

 

 

 

 

 

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