non la smettono di sostenere Assad il terribile
In migliaia sono scesi in piazza a Damasco e Latakia, principale porto nel nord-ovest, in occasione dell’anniversario del golpe del 1970, per esprimere il loro sostegno al raìs e condannare l’atteggiamento della Lega Araba di sospendere l’adesione della Siria. L’agenzia ufficiale Sana pubblica un video e numerose foto del sit-in nelle piazze di Damasco e Latakia. Oltre alle bandiere siriane, i lealisti hanno sventolato bandiere del movimento sciita libanese Hezbollah, sostenuto dall’Iran. Sempre oggi Turchia e Lega Araba – si legge in un comunicato congiunto al termine del Forum cooperazione turco-araba, svoltosi a Rabat – si sono dette contrarie a “qualsiasi intervento straniero in Siria”. Nel testo si fa appello all’adozione di “misure urgenti” per proteggere i civili.
Ancora lealisti in azione contro le ambasciate di Marocco, Qatar ed Emirati Arabi Uniti (Eau) a Damasco, riferiscono le tv satellitari panarabe al Jazeera e al Arabiya. Altre squadre hanno circondato la residenza dell’ambasciatore marocchino in Siria. È la seconda volta in pochi giorni che lealisti siriani prendono di mira le sedi diplomatiche dei Paesi arabi che hanno sponsorizzato la decisione della Lega Araba di sospendere l’adesione di Damasco all’organizzazione inter-araba. Intanto gruppi di militari siriani passati con l’opposizione – il Libero Esercito siriano – hanno attaccato nella notte una base dell’intelligence dell’Aeronautica militare alle porte di Damasco, hanno fatto sapere alcuni attivisti. Si tratta della prima azione contro un’importante installazione militare in otto mesi di rivolta contro il regime di Bashar al-Assad. Hanno assaltato con mitragliatrici e lanciamissili il complesso a nord della capitale, lungo l’autostrada per Aleppo. Ne è seguita una battaglia in cui sono intervenuti anche gli elicotteri del regime che hanno sorvolato l’area. Non si ha un bilancio delle vittime, anche perché la zona è stata subito isolata. Insieme all’intelligence militare, l’intelligence dell’Aeronautica ha il compito di contrastare il dissenso tra le forze armate e ha avuto un ruolo importante nella repressione delle proteste.
Che popolo antidemocratico che sostiene in massa il suo “dittatore”. Che facciamo? Lo bombardiamo?
Mandiamo loro lo stesso proclama che Don Pedro inviò ai suoi compatrioti prima di invaderli con le navi britanniche: “Portoghesi: non costringetemi a liberarvi con la forza!”

