Gaio Giulio Cesare: epifania, epopea e tragedia
“Cesare fu un uomo completo solo perché, come nessun altro mai, seguì le correnti del suo tempo e portò con sé come nessun altro l’energia e la fermezza della nazione romana e le sue solide virtù civili; come pure il suo ellenismo altro non era che quello da tempo innestato nella nazionalità italica.
Appunto in ciò sta la difficoltà, si potrebbe dire l’impossibilità, di fare un’esatta descrizione di Cesare. Come il pittore può dipingere tutto, fuorché la bellezza perfetta, così lo storiografo che incontra ogni mille anni, una sola volta, una perfezione non può che tacere”. (Th. Mommsen, Römische Geschichte [1856], trad. it., vol. II, Firenze 1960, p. 1103)
Queste le parole di Theodor Mommsen (1817 – 1903), illustre esperto di diritto romano e il più grande storico di Roma antica
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