Scandalo in platea
Nonostante il Comune avesse garantito che nessun esponente di Forza Nuova sarebbe stato presente al teatro Donizetti per l’incontro con il presidente Giorgio Napolitano, una
giovane rappresentante del partito di estrema destra era a teatro.
Chiara Mariani ha assistito al discorso del Capo dello Stato (…)c ome tanti altri esponenti
politici. Ricordiamo che Forza Nuova aveva ricevuto un invito ufficiale da parte di Comune, Provincia e Prefettura. Ma Palafrizzoni, per evitare polemiche, aveva poi garantito che non avrebbe partecipato nessuno.
Ecco il comunicato di Forza Nuova:
Come da programma nella giornata di ieri Forza Nuova ha presenziato con propri delegati all’incontro con il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano presso il teatro Donizetti.
“Cogliamo l’occasione per ringraziare il Comune, la Prefettura e la Provincia di Bergamo per l’invito gentilmente concesso; e le Istituzioni preposte per la serietà e la professionalità dimostrata nell’aprire l’evento a tutte le realtà politico – culturali operanti sul territorio orobico, senza distinzione prive di senso e ragione nel giorno in cui Bergamo ha riflettuto sul proprio ruolo nel processo di unificazione statuale.
Le inutili ed inopportune polemiche, non hanno impedito che la giornata si svolgesse in un clima tanto cordiale quanto proficuo.
Il resto è silenzio…”
Il consigliere comunale dei Verdi Pietro Vertova non lascia cadere nel silenzio la vicenda, vale a dire l’invito ufficiale ricevuto dal partito di estrema destra per partecipare all’incontro con il presidente della Repubblica, la successiva affermazione del Comune che garantiva “l’assenza” di Forza Nuova all’incontro e infine, il comunicato della stessa Fn,nel quale il partito sostiene e dimostra orgogliosamente di aver preso parte alle celebrazioni con il Capo dello Stato.
Su tutta questa vicenda Vertova sta per presentare un’interpellanza al sindaco, nella quale ripercorre altre vicende cittadine che hanno coinvolto Forza Nuova e Casa Pound. E al termine dell’interpellanza il consigliere arriva a porre al sindaco alcune domande; tra cui: “ha senso, secondo il Sindaco, celebrare l’Unità d’Italia senza dare importanza culturale e politica all’evento della Liberazione dal nazifascismo””se non crede necessario fare una “correzione di rotta” pubblica,
formale e sostanziale, nel suo atteggiamento verso i partiti e movimenti neofascisti”.