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Il pianto del muro

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La Procura d’Alta Corte di Giustizia impone a Sharon di abbattere parte del muro della vergogna. Come ne uscirà il governo guerrafondaio ? Allibratori scommettono su clamorosi attentati “palestinesi” nei prossimi giorni.

Gerusalemme, 12 set. – Israele riconsideraerà 200 chilometri del tracciato del muro di separazione, gia’ costruito in Cisgiordania. Lo ha assicurato la Procura di Stato all’Alta Corte di Giustizia.
Il governo del premier Ariel Sharon aveva gia’ promesso dei cambiamenti nel tracciato (in particolare, sembra che il premier sia disposto a ridisegnare il percorso in maniera che sia piu’ vicino alla Linea Verde), ma non aveva mai ipotizzato di abbattere sezioni del muro gia’ costruite. La revisione e’ dovuta a una querelle sorta in relazione al tracciato nella zona dell’insediamento ebraico di Alfei Menasheh. Le famiglie palestinesi che abitano nell’area hanno chiesto che la sezione del muro venga modificata perche’ isola gli abitanti di cinque villaggi dai terreni di loro proprieta’. I giudici della Corte Suprema hanno chiesto al governo di chiarire la sua posizione nei prossimi due mesi.


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