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Il Titanic non resisterà a Di Caprio

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Il relitto minacciato da un ”circo” di cacciatori di tesori, scienziati, turisti e persino registi da premio Oscar. Pare che anche a causa dell’interferenza umana, la nave sommersa si stia lentamente disintegrando.

Vent’anni dopo aver scoperto la tomba sottomarina del Titanic, l’esploratore Robert Ballard sta per tornare a visitare il relitto per constatare di persona i danni causati da ciò che lui definisce un ”circo” di cacciatori di tesori, scienziati, turisti e persino registi da premio Oscar. Pare infatti che anche a causa dell’interferenza umana, la nave sommersa si stia lentamente disintegrando.


Il ritmo con cui sta cadendo a pezzi – scrive oggi la stampa britannica – è molto più rapido di quanto era stato previsto dagli esperti. Gran parte delle rifiniture interne in legno sono scomparse, i batteri stanno erodendo lo scafo metallico sempre più sottile ed il posto vedetta da cui Frederick Fleet urlò ”iceberg” nella notte del 14 aprile 1912 e’ stato ormai inghiottito dagli abissi.


Nel 2002 un gruppo di uomini a quanto pare ha tentato di penetrare nelle cabine di prima classe in cerca di un carico di diamanti causando danni sostanziali alla nave. Secondo alcuni però, la causa del disintegrarsi del relitto e’ in gran parte naturale. Un’eccessiva pratica della pesca – dicono gli esperti – avrebbe sconvolto l’equilibrio della catena alimentare incrementando il numero di batteri che causano la ruggine.


Ballard visiterà il relitto a bordo di un mini-sottomarino in grado di portarlo a 4.000 metri di profondità L’esploratore sarà accompagnato da un team di esperti insieme ai quali fotograferà e mapperà la nave per paragonare i dati odierni con quelli ottenuti dalla sua ultima spedizione del 1986.

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