In Belgio il governo è in difficoltà e, per far fronte all’avanzata dei fiamminghi ed allla contemporanea progressione del Front National, sta mettendo in piedi un’alleanza asimetrica. Ma sarà obbligato a ridisegnare parti importanti dello stesso sistema politico.
La forte progressione elettotrale del Vlaams Blok costringe I partiti a rivedere le alleanza negli esecutivi regionali. A livello federale il governo di Guy Verhofstadt è paralizzato.
La grande avanzata del Blok (secondo partito delle Fiandre con il 24,1 %), e la progressione del Front National che ha raggiunto l’8 % in Vallonia hanno scombussolato il governo liberale che sie ra posto come obiettivo di far perdere voti all’estrema destra.
Ora il premier punta sull’ “alleanza violetta” con i socialisti francofoni, i democristiani e i verdi.
Ci troviamo di fronte ad un evento storico: la prima alleanza “asimmetrica” della storia belga. In Fiandre l’alleanza è l’unica soluzione dei partiti borghesi per evitare che il Blok vada al governo.
Il nuovo quadro non si rivelerà comunque indolore visto che i partitelli stanno richiedendo la federazione parziale dell’assistenza sociale, delle delocalizzazioni di competenze e lo smembramento della circoscrizione elettorale di Bruxelles-Hal-Vilvorde.
L’avanzata del Blok ha suscitato u vero e proprio dibattito in Fiandre laddove si è accusata la televisione di avere invitato I candidati del Vlaams Blok ad esprimersi, il che, evidentemente, è ritenuto cosa grave dai censori. D’altro canto si comincia anche ad interrogarsi sull’opportunità o meno di mantenere in vigore il cordone sanitario che isola il VB e lo tiene al di fuori da accordi governativi.