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Incubo nero Sudafricano

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Caos.Viaggio nell’era del dopo Apartheid.


Dopo la fine dell’apartheid il Sudafrica è divenuto una sorta d’icona mondialista sbandierata a destra e a sinistra al fine di puntellare le crepe del nuovo ordine globale. In realtà, dall’inizio della democrazia cosmopolita la situazione in Sudafrica è andata via via peggiorando col passare dei mesi e delle settimane…


Altro che paese dell’arcobaleno della pacifica e proficua convivenza delle etnie. Si tratta di una falsificazione della realtà che sfiora i limiti della paranoia. Eppure i media europei e americani hanno continuato ad alimentare il falso mito della multirazzialità, nonché laboratorio eccellente del mescolazionismo.


Un caso emblematico è stato un servizio del Tg2 dossier di qualche tempo fa: un insieme di osservazioni progressisticamente preconcette che contrastavano


drammaticamente con le stesse immagini proiettate (seppure attentamente sottoposte alla rigida censura mondialista). Infatti, tra arcaiche visioni di paradisi naturali e coppie multirazziali ostentate con malcelato secondo


fine, pochissime e sfuggenti erano le zoomate su Joannesburg, città con la più alta percentuale di omicidi al mondo, aggressioni in aumento esponenziale, centro finanziario e commerciale in stato di abbandono e decadenza. Di contro, il giornalista democratico si lanciava a decantare le sorti magnifiche e progressive di una ditta di farmers neri, dimenticandosi di far notare come le ditte a conduzione nera vincano ormai tutti i possibili appalti a prescindere da tutto.Pochi minuti sul disastro Aids, molto tempo invece speso dal progressista infame per visitare Oranje, ultima ridotta di bianchi afrikaneer (circa 600), e commentare con disprezzo l’attaccamento di quest’ultimi alla propria tradizione etno-razziale.


Infine per dare un tocco di obiettività a questo squallido esempio di


propaganda cosmopolita ecco una breve panoramica su Soweto, mostrata obiettivamente nelle sue drammatiche condizioni attuali (ebbene sì, nonostante i vari Mandela al potere).Eppure il giornalista si dimenticava di mettere a conoscenza del telespettatore di come l’economia sia ormai in caduta libera, il randa in costante ribasso (nel 1994 1 rand equivaleva a 500 lire italiane, nel 2002 1 rand = 198 lire). La criminalità oramai alle stelle (secondo le statistiche della polizia Sudafricana -SAPD- relativa ai crimini denunciati nell’anno 2001: in media ogni giorno 27 omicidi, 68 stupri e tentati stupri, 4 rapimenti, 333 aggressioni comuni, 357 aggressioni con intento di ferire, 65 crimini connessi alla droga, 278 furti, 411 furti con scasso… (Queste statistiche sono comunque considerate inferiori al reale). Un anno dopo in data 17 gennaio il Daily Telegraph riportava addirittura un incremento: «quello che è innegabile è che ci siano 59 omicidi e 752 stupri ogni giorno,in Sudafrica il secondo paese più violento al mondo dopo la Colo

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