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Innalzano il muro del pianto

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Borghesi miliardari frignano e fanno le vittime sotto l’ombrello dei commissari politici global al caviale

Gli uomini con le palle non si comportano così. Mai.  

Yaya Toure non ci sta e dopo i cori razzisti ricevuti nel match di Champions League contro il Cska a Mosca sbotta: «I giocatori neri potrebbero boicottare i Mondiali del 2018 in Russia. Se non ci sentiremo a nostro agio nel partecipare a quella competizione, se non saremo tranquilli nel giocare in quel paese, allora non andremo». Parole durissime del centrocampista ivoriano che dunque afferma come i PER APPROFONDIREPellegrini furioso VIDEO L’Uefa indaga Premier League, Gallas si trasferisce in Australia nel Perth Glory Ferguson esalta Lippi: «È stato il mio modello» Premier League, fumogeno colpisce guardalinee. Arrestati in soli 4′ FOTO Rodgers replica a Ferguson: “Ingiustificate le critiche a Gerrard” giocatori africani e anche tutti quelli di altri paesi ma con la pelle nera, potrebbero boicottare il Mondiale. Frasi che di sicuro non faranno piacere a Blatter che però è da sempre in prima linea contro il razzismo e che dunque non potrebbe non condividere. Fatto sta che l’Uefa ha aperto un’inchiesta sui fatti accaduti lo scorso 23 ottobre e le prime risposte arriveranno già il prossimo 30 ottobre quando “il caso sarà trattato dalla commissione disciplinare”.
CASO INTERNAZIONALE – La soluzione più probabile al momento resta la chiusura della Khimki Arena o di una parte di essa ma nel frattempo, soprattutto in Inghilterra, è scoppiato il caso Toure. Singolare però il fatto che il Cska abbia diffuso un comunicato in cui afferma di non aver affatto udito cori razzisti durante il match di Champions League (“Abbiamo studiato attentamente vari video della partita e non abbiamo riscontrato alcun coro razzista da parte dei nostri tifosi”) e ancora più eccezionali, da questo punto di vista, le dichiarazioni rilasciate dal compagno di Nazionale dell’ultimo pallone d’oro africano, Seydou Doumbia: “Sì, è vero, c’è sempre tanto rumore da parte dei tifosi che cercano di sostenere la squadra e mettere più pressione possibile agli avversari, ma non si sarebbero mai permessi di intonare cori razzisti. Quindi credo che Yaya stia chiaramente esagerando”. Fatto sta che Piara Powar, direttore esecutivo del famoso FARE (l’istituto citato negli scorsi giorni da Lotito in merito alla decisione iniziale di chiudere l’Olimpico per il match contro l’Apollon Limassol), ha totalmente supportato Toure nella sua battaglia: “Ha ragione a dire che i giocatori africani e di colore potrebbero boicottare il mondiale 2018. Senza di loro non ci sarà nessuna competizione”. Il dibattito è dunque aperto. Toure ha aperto un fronte. Ora bisognerà vedere come reagirà l’Uefa su questo tema specifico e soprattutto cosa risponderà la Fifa alla “proposta” estrema del centrocampista del City.

Gli uomini con le palle non si comportano così. Mai.  

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