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Io unto dal Signore

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Monti non ha esitazioni ci distruggerà totalmente malgrado le “comprensibili” proteste

Mario Monti, nonostante le tante avversità che il Paese sta affrontando, si mostra ottimista: l’Italia “ce la farà” – assicura il premier consegnando ad Annamaria Cancellieri il premio Marisa Bellisario -, anche perchè il governo è determinato a proseguire sulla strada delle riforme: per dare un futuro ai giovani e nonostante le “comprensibili” proteste di quelle categorie che si sentono penalizzate per i sacrifici chiesti. 
 
“Stiamo facendo le cose giuste”, rimarca il presidente del Consiglio (che bolla come “provocazione elettorale” la proposta di Berlusconi di far stampare euro dall’Italia anche senza l’autorizzazione della Bce) sottolineando che l’intento è quello di “invertire” politiche che per decenni hanno prediletto “l’oggi a scapito del domani”. Il pensiero del professore va soprattutto alle nuove generazioni: “Cerchiamo di lavorare per i giovani che sono sicuro vedranno presto qualche beneficio”. 
 
E rispondendo indirettamente alle polemiche sul due giugno, ribadisce che per uscire dall’attuare difficile situazione serve la solidarietà che il Paese in passato ha dimostrato di saper offrire: “La festa della Repubblica – rimarca con uno sguardo al terremoto in Emilia nel giorno in cui sale al Quirinale per partecipare al ricevimento organizzato dal capo dello Stato – ci ricorda che il Paese è fondato sulla solidarietà”.
 
E se le “comprensibili” proteste divenissero troppo forti? Niente paura, bomba o non bomba, loro, distruggeranno Roma.
Del resto nel sessantottesimo anniversario dell’invasione della Capitale da parte del nemico (4 giugno  1944) una ripresa del fil rouge del saccheggio ci sta tutta.

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