Spari contro elicotteri italiani in Iraq. Evidentemente i locali non sono del tutto convinti che siamo andati lì con intenzioni pacifiche.
I due elicotteri stavano svolgendo un volo di addestramento notturno, ricognitivo, in una delle zone piu’ turbolente della provincia di Dhi Qar: proprio a Suk Ash Shuyukh, in passato, sono state numerose le imboscate tese dalla guerriglia alle pattuglie italiane. Intorno alle 23:30, contro i due velivoli dell’Esercito sono stati sparati diversi colpi di armi leggere. Gli elicotteri – che sono comunque dotati di blindature e di altri sistemi di difesa passiva – non sono stati centrati. Non e’ stato necessario rispondere al fuoco.
Gli Ab412 fanno parte del sesto Roa, il Reparto operativo autonomo dell’ Aeronautica militare italiana schierato nella base aerea di Tallil. Si tratta di un reparto interforze: e’ infatti composto da uomini e mezzi (elicotteri Ab412, Ch47 e Hh3F) sia dell’Aeronautica che dell’Esercito. L’attacco della scorsa notte – che non ha precedenti finora, anche se risulta che colpi d’arma da fuoco furono sparati contro gli elicotteri italiani anche durante gli scontri di meta’ maggio – avviene in un momento cruciale per l’Iraq: il 30 giugno prossimo ci sara’ infatti il passaggio di poteri tra la Cpa (l’ Autorita’ provvisoria della coalizione) ed il governo ad interim iracheno. Proprio in vista di questa scadenza, gli organismi di intelligence hanno da tempo segnalato una probabile recrudescenza degli attentati terroristici e delle azioni della guerriglia. In tutto il paese e, quindi, anche nell’area di Nassiriya