Tagli in vista
UniCredit presenta il piano strategico 2020-2023 ‘Team 23’. Previsti 8mila esuberi di personale e il taglio di 500 filiali. Per gli azionisti raddoppiano i dividendi e i guadagni.
Verrà presentato oggi a Londra alle ore 8:00 GMT il piano industriale di Unicredit 2020-2023, ma con un comunicato ufficiale il gruppo bancario rende noti i dettagli salienti della strategia dei prossimi tre anni. Riduzione di 8mila dipendenti a partire dalla fine del 2019 fino alla fine del 2023, e ottimizzazione della rete di filiali con la chiusura di 500 unità a livello di Gruppo bancario. Esuberi e chiusura di filiali riguarderà l’intero gruppo e non solo l’Italia.
Ricca, invece, la distribuzione di capitale per gli azionisti. Nella nota che accompagna il comunicato stampa, Jean Pierre Mustier, ad di Unicredit spa, scrive:
“In seguito alle nostre azioni decise e alla nostra attenzione rigorosa al de-risking e al rafforzamento dello stato patrimoniale, oggi UniCredit ha una solida base di capitale. Sulla base del successo di Transform 2019 (il precedente piano indusrtiale, ndr), contiamo di aumentare la nostra distribuzione di capitale per il 2019 del 40%, il doppio rispetto al target iniziale del piano, compresa la proposta di riacquisto di azioni del 10%”.
L’attenzione, scrive Mustier, è incentrata “sulla massimizzazione della creazione di valore per gli stakeholder”, per questo nei prossimi tre anni del nuovo piano industriale UniCredit, il gruppo bancario prevede di “generare 16 miliardi di valore per gli investitori tramite una combinazione di dividendi, riacquisti di azioni e incremento del patrimonio tangibile”.
Parola d’ordine controllo dei conti e disciplina
Controllo del rischio, disciplina e controllo attento dei costi sono le parole chiave di Mustier. L’attenzione a evitare i rischi che le condizioni globali stanno presentando è quindi massima, ma per gli investitori ci saranno comunque ricompense in termini di dividendi.
I pilastri del piano Team 23 Unicredit
Sono quattro i pilastri del piano strategico UniCredit, denominato Team 23 e ruotano intorno all’aumento della clientela, massimizzazione della produttività, gestione del rischio e gestione del capitale.
Per quanto riguarda la clientela, UniCredit punta alle PMI europee e ai clienti privati. Per questi ultimi si punta al “miglioramento dei modelli di distribuzione e di servizio”.
Per massimizzare la produttività, il piano industriale prevede di attuare il modello Banca retail paperless in Italia da metà 2020, in Germania e Austria dal 2021 e nel resto dell’Europa entro il 2023. Eliminazione della carta che si traduce in digitalizzazione dei processi bancari, spingendo i clienti verso l’home banking e il mobile banking come attuato da anni da molte altre banche.
Per gestire meglio i rischi, UniCredit ridurrà ulteriormente l’esposizione creditizia deteriorata (NPE) dagli attuali 9 miliardi di euro a 5 miliardi di euro entro fine 2020.
Per quanto riguarda poi la gestione del capitale, UniCredit ha intenzione di creare una subholding con sede in Italia e non quotata, dedicata alle attività internazionali.
Tra il 2020-2022 verrà distribuito il 40% dell’utile netto sottostante, che nel 2023 salirà al 50%. In totale gli azionisti beneficeranno di 8 miliardi di euro nel periodo 2020 – 2023.
Scioglimento della JV Koc Financial Services
La società JV Koc Financial Services verrà sciolta da UniCredit, lo si legge nel piano strategico Team 23 e verrà anche ceduta una quota del 9% in Yapi ve Kredi Bankasi A.S., che servirà a creare “flessibilità per la gestione della partecipazione rimanente”.