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La Grande Colazione

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Il signor “tengofamiglie” si candida per una bella poltrona nel caso che il golpe riuscisse

        In un’intervista alla Stampa il leader dell’Udc, Pierferdinando Casini, ribadendo che il progetto in campo è quello del grande centro, afferma che in caso di emergenza sarebbe pronto a partecipare a un governo che parta dall’Udc e abbracci i partiti del centrosinistra: “Diciamo così: se il futuro ci ponesse davanti a condizioni impreviste, eccezionali, e si pensasse, come in Germania, di mettere in piedi una Grande coalizione (o colazione?) per fare cose limitate nel tempo, per affrontare l’emergenza e per tornare poi a essere alternativi una volta recuperata la normalità, beh, il discorso cambia…”.
E una coalizione di centrosinistra guidata da Casini? “Non è possibile”, perché “non sono Prodi. Ho un’altra storia. Non esprimo il cattolicesimo dossettiano” e perché “non c’è la mia volontà”. Per Casini “Prodi non ha fallito perché è uno stupido, anzi. Ha fallito perchè il progetto non stava in piedi allora, e non starebbe in piedi adesso un governo che somma l’estrema sinistra e l’Udc, magari passando per Di Pietro”. La situazione cambierebbe in caso di emergenza
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Casini, poi, respinge gli inviti del centrodestra a entrare nel Pdl. Ultimo quello di Roberto Formigoni: “Temo per loro che il Pdl sia una costruzione che non sopravviverà a Berlusconi. Il premier ha un carisma che copre tante magagne: non si pone il problema della futura leadership del Pdl perchè il Pdl non ha futuro senza Berlusconi”.

Infine, una proposta ai colleghi di opposizione: “Se il Pd ritiene di censurare Berlusconi per i suoi comportamenti privati e su quelli magari chiede di insediare una commissione d’inchiesta, allora tutti saremo obbligati a dare risposte limpide e chiare. Ma o si ha questo coraggio o si lascia perdere. Altrimenti siamo davanti a un ‘vorrei ma non posso’ che fa cadere in ridicolo la politica italiana”.

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