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La ricetta Franceschini

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Demagogia d’accatto e reazione bruta per cercare di salvare qualche prebenda di fronte al rullo compressore Berlusconi

Di fronte alla crisi e alle famiglie in difficoltà serve un contributo straordinario” per il 2009 di due punti sui redditi superiori ai 120.000 euro, cioè come quelli dei parlamentari, per finanziare 500 milioni da destinare al contrasto della povertà estrema. E’ questa la proposta del Pd annunciata dal segretario Dario Franceschini al termine di un incontro con le associazioni di volontariato che si occupano delle povertà. Franceschini ha detto che la proposta si tradurrà in un’iniziativa parlamentare. BOCCIATA L’IDEA DI BERLUSCONI SUL PARLAMENTO – Dario Franceschini in precedenza aveva bocciato senza appello la proposta del premier Silvio Berlusconi, che a votare in Parlamento siano solo i capigruppo e anche il presidente della Camera, Gianfranco Fini, puntualizza sullo stesso argomento. “Davanti a queste proposte non si sa se ridere o piangere. Per Berlusconi – attacca il leader dei democratici ospite in studio a Unomattina – sembra tutto un ingombro sulla strada della sua luminosa azione di governo e questo vale per il Parlamento e a volte anche per il ruolo di garanzia del presidente della Repubblica. Il prossimo passaggio – aggiunge Franceschini, ironizzando sul presidente del Consiglio – potrebbe essere, invece di 4 capigruppo che votano per 600 deputati, avere un tasto nel suo ufficio così che lo spinga lui e faccia lui per tutti…”. LA QUESTIONE IN AULA – A proposito delle nuove regole parlamentari ipotizzate dal premier, Anna Finocchiaro ha annunciato tra l’altro che porrà in aula al Senato la questione. “Voglio capire – spiega la presidente dei senatori del Pd, dopo la conferenza dei capigruppo di Palazzo Madama – qual è pensiero autentico della maggioranza, quale stravolgimento costituzionale si vuole attuare senza toccare la Costituzione”.

FINI – “I regolamenti parlamentari sono solo un anello per il funzionamento del sistema. Non ha senso guardare al funzionamento di Parlamenti di Paesi dove c’è una forma di Stato diversa dalla nostra”. Il presidente della Camera, Gianfranco Fini, torna a parlare ufficialmente della riforma dei regolamenti parlamentari precisando quando proposto martedì da Franco Frattini alla riunione dei parlamentari Pdl. Il ministro degli Esteri aveva illustrato come in alcuni casi, in Francia sia previsto il voto per delega di ministri in missioni o di parlamentare ammalati. “Finché la Costituzione è quella vigente, nessuno può essere delegato a esprimere il voto del parlamentare, che deve votare unicamente per se stesso: questa è la nostra Costituzione”, ha detto Fini intervenendo alla Camera. FINTO OTTIMISMO – Tornando a Franceschini, una stoccata al premier il segretario dei democratici la riserva anche affrontando il tema della crisi. “Berlusconi – spiega – non è ottimista. Finge di esserlo e non penso che questo sia onesto né corretto”. CASO RAI – Franceschini torna anche sulla vicenda Rai: “Nessuna rosa. Le priorità degli italiani e del Pd sono ben altre, ne sono consapevole. Purtroppo c’è una legge sbagliata, che noi abbiamo avversato, che oggi impone che il presidente della Rai sia scelto con un’intesa tra maggioranza e opposizione, perché servono i due terzi della commissione

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