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L’America che odia il Premier

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Non era allineato agli interessi Usa

Il segretario di Stato americano, Hillary Clinton, ha chiesto all’inizio di quest’anno informazioni su eventuali ”investimenti personali” del premier e di Vladimir Putin – di cui Berlusconi sembra essere ”il portavoce europeo” – che ”possano condizionare le politiche estere o economiche dei rispettivi paesi”. Gli Usa erano poi preoccupati per l’intesa tra Eni e Gazprom su Southstream, il mega-gasdotto che colleghera’ Russia e Ue. Non meno scottanti per gli Usa i file che testimoniano come Washington abbia ordinato di spiare i vertici delle Nazioni Unite, a cominciare dal segretario generale Ban Ki-moon.

La direttiva ”classificata”, scrive il Guardian, fu spedita a 30 ambasciate a nome della segretaria di stato, Hillary Clinton, e chiedeva la raccolta di dati personali sui rappresentanti del Consiglio di sicurezza, anche quelli occidentali, ma anche sottosegretari, consiglieri e collaboratori. Informazioni a tutto campo, comprese le password usate, le chiavi in codice usate per comunicare e anche i dati biometrici.

Altrettanto imbarazzanti i profili dei vari leader mondiali: Vladimir Putin e’ un ”alpha dog”, il maschio dominante, il presidente afghano Hamid Karzai e’ ”ispirato dalla paranoia” e il fratellastro Ahmed Wali Karzai un ”corrotto e un trafficante di stupefacenti”. […]

Ecco perchè l’ anomalia Berlusconi ha avuto ed ha ancora la sua importanza.

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