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Libri sacri

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Gli zombies della Costituzione

Non bastavano i veterotestamentari neoprotestanti ad infestare il nostro povero Paese , adesso si sono uniti al coro degli “indignati”anche i “sepolcri imbiancati” che al posto delle Taole di Mose’ brandiscono la Costituzione .
Una Costituzione, quella italiana, che andrebbe detto una volta per tutte viene richiamata solo quando fa comodo a lorsignori: visto che i tre quarti del “sacro testo” giacciono totalmente inapplicati sin dalla sua iniziale stesura nel 1948.
Frutto del compromesso “yaltiano” tra i partiti democristiano e comunista e dell’ impeccabile supervisione dell’ ambasciata americana a Roma, la Costituzione è diventato un feticcio intoccabile che la sinistra brandisce ogniqualvolta vede minacciato il suo potere.
Il PCI ne fece oggetto di culto negli anni 70, ma non chiese mai la sua applicazione nella parte riguardante l’attivita’ dei sindacati e l’efficacia erga omnes dei contratti collettivi di lavoro, che avrebbero privato la Triplice del suo monopolio di rappresentanza dei lavoratori, tantomeno nella parte relativa alla partecipazione dei lavoratori alle imprese .
Ne’ fu data applicazione alle disposizioni a tutela del lavoro e delle garanzie del cittadino davanti alla legge, ma tant’è, bastava evocarla la Costituzione che si materializzava davanti agli occhi spiritati di migliaia di “sinceri democratici”, pronti a puntare il dito contro chiunque osasse chiederne modifiche o revisioni.
Diciamolo francamente: posto che è passato un bel po’ di tempo da quando le leggi erano emanate da principi e Re sotto “l’elan de Dieu” , appare un po’ grottesco che un testo scritto da laici diventi un “testo sacro” a tutti gli effetti.
Se poi si pensa che a violarla ed a farne strame sono proprio coloro che se ne proclamano strenui difensori allora si comprende come l’utilizzo di certe affermazioni sia del tutto strumentale.
La verità è che le norme non sono “eterne” ne’ rivestono alcun carattere valoriale se non si riferiscono a diritti e doveri concretamente applicabili e vissuti dalla comunita’ di riferimento , altrimenti si svuotano di contenuto per rimanere gusci vuoti ed inutili.
Il conservatorismo e l’aspetto reazionario degli “zombies costituzionali” cela solo la malafede di chi non vuole cambiamenti, non accetta che l’apparato antinazionale transitato dall’intesa del 1948, dettata dalla logica di Yalta  sino agli approdi postcomunisti e postdemocristiani della sinistra disastrata di oggi, venga messo in discussione; ed allora cosa c’è di meglio che pararsi dietro a un “libro sacro”?

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