E’ stata una delle giornate più sofferte del Pdl, con la possibile scissione sempre sullo sfondo. Ma alla fine da Berlusconi è arrivata un’ “ultima chiamata” a Fini: “Desista dall’idea di creare gruppi autonomi. Attendo una sua risposta positiva”. Anche se “il governo va avanti comunque”.
Ai giornalisti che attorno all’ora di pranzo, nella conferenza stampa dopo il Consiglio dei ministri, gli chiedono delle tensioni all’interno del Pdl, Silvio Berlusconi dice semplicemente che ci sono ”piccoli problemi nel partito”. Ma a distanza di poche ore diventa chiaro che i piccoli problemi tanto piccoli non sono: “Gianfranco Fini ha deciso di andare via dal Pdl e l’ha deciso da tempo. Se vuole fare dei gruppi autonomi, faccia pure, ma così facendo è fuori dal Pdl”.
I bocchinofinianisti ci provano, insomma, a raccogliere una pattuglia di sfigati numericamente sufficiente a far saltare le riforme presidenzialiste. Ma quante speranze hanno invero i proci di non essere spazzati via? Il feuilleton continua.