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Ma non in nome mio

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Se la Bindi ha la pretesa di rappresentarci…

 

Rosy Bindi parte al contrattacco e (dice lei) “in nome delle donne (!)” reagisce affermando “questo Presidente del Consiglio ha una concezione strumentale delle donne, veicola messaggi pericolosi a questo Paese ed è arrivato il momento che le donne reagiscano davvero». Ovviamente ha trovato il consenso di molte (?) giornaliste, politiche ecc. tutte (?) schierate nel condannare il galletto Berlusconi ed il suo modello femminile fondando addirittura il movimento “siamo tutte Rosy Bindi” (sul sito di Repubblica persino l’invito a mandare foto con la dicitura “donna offesa dal premier”)
Ma viene da chiedersi: avesse per caso ragione il cavaliere? Rosy Bindi con la sua reazione ha capito che Berlusconi non le ha dato tanto della cozza quanto piuttosto della cretina?

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