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Microsoft chiama, sicofanti rispondono

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E’ un giovane studente tedesco di 18 anni il creatore di «Sasser», il virus informatico che nel giro di pochi giorni ha infettato 18 milioni di computer in tutto il mondo, mandando in tilt i sistemi informativi di aziende, banche, compagnie aeree e uffici amministrativi. Il virus ha attaccato via internet i sistemi Windows 2000, Windows Server 2003 e Windows XP.


Come ha detto la polizia, il giovane – arrestato ieri sera nella piccola località di Waffensen, presso Rotenburg, nel Land settentrionale della Bassa Sassonia – ha confessato oggi di essere stato lui a programmare «Sasser». Dopo l’interrogatorio, il giovane – ha detto il portavoce della polizia criminale della Bassa Sassonia, Detlef Ehrike – è stato rimesso in libertà. La sua identità non è stata resa nota: si sa che avrebbe da poco ottenuto il diploma in una scuola professionale, con l’intenzione tuttavia di proseguire gli studi nel campo informatico. Nell’interrogatorio il giovane avrebbe ammesso inoltre di aver elaborato prima di «Sasser» anche programmi antivirus. Sembra che le informazioni decisive che hanno portato sulle tracce del ragazzo tedesco siano arrivate dalla Microsoft, il cui capo Bill Gates aveva posto una «taglia» di 250 mila dollari sulla testa dell’untore. Alla multinazionale, ha detto il portavoce Sasha Hanke, è giunta una telefonata da parte di persone che affermavano di conoscere l’identità del responsabile. Sempre in Germania, nel Land meridionale del Baden- Wuerttemberg, è stato arrestato anche l’autore dell’altro virus informatico «Phatbot», un giovane di 21 anni che ha anch’egli confessato di aver creato il virus unitamente ad altri hackers di Baviera, Amburgo e Bassa Sassonia. Secondo la rivista «Spiegel», lo stesso creatore di «Sasser» sarebbe responsabile della programmazione dell’altro virus informatico, «Netsky.ac», propagatosi nella notte fra lunedì e martedì scorsi.

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