Non ho mai amato la cultura del sospetto.
Per quaranta anni me la sono trovata addosso.
Non me ne rallegro; non me ne dolgo.
Un militante (mi sembrerebbe autoreferenziale aggiungere rivoluzionario) cade e si rialza nella buona e nella sorte avversa.
Quindi non sta a me dare o togliere patenti. Ad altri tirare conclusioni.
Preciso: sono andato a Prato a presentare il mio libro su Valle Giulia. In quella occasione: mi hanno contattato esponenti di Nuova Destra Sociale per invitarmi alla festa da loro organizzata a Paganico.
Non avrei avuto motivo di rifiutare. E non ho da mettere in dubbio la sincerità dell’invito.
In una recentissima telefonata a conferma, mi è stato detto essere Marco Affatigato il loro responsabile di Lucca.
Io non so né m’interessa quale motivo li leghi, se vi è un riscatto personale o l’ingenuità di giovani entusiasti e volenterosi. Vada da sè che ci sono varie modalità di cadere in errore e ve ne sono altre che errori non sono ma scelte deliberate e indifendibili. E mi dispiace, se vero quanto riferitomi, che si vada dicendo essere io il referente romano della NDS.
Non sono un ragno che prende la mosca né voglio, però, essere la mosca intrappolata dal ragno. Quanto ho dato, come si suol dire, è da quarant’anni; altri hanno dato e pagato ben più di me.
Grazie
