Home Note Noi marziani

Noi marziani

0


Ritorno alle origini?

Il rover Perseverance della Nasa ha cominciato a scavare il suolo di Marte per raccogliere i campioni di roccia destinati in futuro a essere riportati a Terra. Il primo tentativo è fallito perché i dati trasmessi dal rover indicano che nessun campione è stato ancora raccolto, ma questo non ha stupito l’agenzia spaziale americana, consapevole di quanto questa operazione sia complessa.
“La raccolta dei campioni è iniziata!”, ha twittato il direttore scientifico della Nasa, Thomas Zurbuchen. Commentando il primo Il piccolo foro sul suolo marziano è il frutto del primo tentativo di raccogliere campioni da parte del rover Perseverance della Nasa (fonte: NASA/JPL-Caltech) tentativo, andato a vuoto, Zurbuchen ha osservato: “non è il risultato che ci aspettavamo, c’è sempre un rischio quando si intraprende un’esplorazione senza precedenti” ma, ha aggiunto, “so che abbiamo la squadra giusta per questa operazione e continueremo a cercare una soluzione per garantire il successo in futuro”.
L’agenzia spaziale statunitense ha diffuso in rete delle fotografie che mostrano, accanto all’ombra del veicolo, un piccolo tumulo con un buco al centro, testimonianza del primo che il robot ha fatto di prelevare un campione di suolo marziano.
Il processo di raccolta di un campione, delle dimensioni di un gessetto e sigillato in un tubo ermetico, richiedere circa undici giorni. La Nasa si aspetta che il rover raccolga una trentina di campioni e li riporti sulla Terra per capire se sul pianeta ci siano o meno tracce di vita. Per questo
sta pianificando la missione Mars Sample Return (Msr), che si prevede possa portare i primi campioni da Marte al nostro pianeta intorno al 2030.

Exit mobile version