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Nsa vuol concentrare

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I superascoltatori americani vogliono facebook

Il governo statunitense vuole obbligare Facebook a violare il suo stesso algoritmo di codifica di Messenger per permettere alle forze di polizia l’ascolto di eventuali conversazioni utili nelle investigazioni. 
A riportare la notizia è Reuters, secondo cui tre fonti anonime avrebbero confermato che la disputa riguarderebbe un caso di Fresno in cui è coinvolta l’MS-13, una potente e violenta organizzazione criminale sudamericana molto attiva negli Stati Uniti. 
Secondo le fonti, Facebook sarebbe stato accusato di oltraggio alla corte dal pubblico ministero per essersi rifiutato di collaborare e starebbe contestando con fermezza questa richiesta al Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti.
Per il momento le parti in causa non hanno voluto commentare la notizia. 
Non è la prima volta che un governo, soprattutto quello statunitense, cerca con un’azione di forza di avere accesso alle conversazioni di un’app di messaggistica. Nel 2016 l’FBI si era scontrata con Apple per violare l’iPhone di uno dei due partecipanti alla strage di San Bernardino, quando Syed Rizwan Farook e Tashfeen Malik uccisero 14 persone in un centro sociale per disabili. 
La differenza è che in quel caso gli investigatori volevano accedere a uno smartphone bloccato, qua invece si vorrebbe mettere sotto sorveglianza determinati account, come fosse una intercettazione telefonica. Il problema è che in questo tipo di conversazioni, a differenza di Gmail o dei normali messaggi di Facebook, il messaggio viene criptato durante il trasferimento, senza che il fornitore del servizio possa in alcun modo leggerne il contenuto.
Se la richiesta dovesse avere successo potrebbe avere ricadute importanti su tutti gli altri servizi di questo tipo, come WhatApp, che sarebbero costretti a modificare i propri software per immagazzinare conversazioni, immagini, chiamate e messaggi vocali, così da fornirli alle forze di polizia in caso di bisogno. Per gli investigatori sarebbe senza dubbio uno strumento molto utile, ma avrebbe delle implicazioni disastrose a livello di immagine per tutte quelle compagnie che fanno della discrezione un loro punto di forza.

 

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